Burocrazia. “Vado all’Urp”, “consegna il Durc”. Le sigle più oscure, classifica

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Gennaio 2015 - 09:36 OLTRE 6 MESI FA
Burocrazia. "Vado all'Urp", "consegna il Durc". Le sigle più oscure, classifica

Burocrazia. “Vado all’Urp”, “consegna il Durc”. Le sigle più oscure, classifica

ROMA – Burocrazia. “Vado all’Urp”, “consegna il Durc”. Le sigle più oscure, classifica. “Vado all’Urp per chiedere il Cup e consegnare il Durc al Rup“; oppure “Il Mise ha chiesto al Mit di acquisire il concerto del Mattm su proposta del Mef, sentito il Dagl della Pcm“. Alzi la mano chi saprebbe sciogliere all’impronta il significato di queste frasi senza ricorrere a un dizionario italiano/burocrazia burocrazia/italiano. Eppure è con questa foresta di sigle, è con quest’orgia di acronimi rigorosamente senza puntini (è per meglio consultare un motore di ricerca, impongono i regolamenti) che ogni giorno ci si deve confrontare, magari solo per ottenere un certificato, una licenza, perfino una informazione.

Il romanziere costituzionalista Alfonso Celotto, attraverso il suo alter ego narrativo, il dottor Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale, ha tentato una sortita in questi territori oscuri (è stato recensito da un articolo su La Stampa) e giocando con sigle e acronimi si è divertito a combinare periodi astrusi ma possibili.

Alfonso Celotto, s’è divertito a raccogliere le dieci sigle più inutili, demenziali o astruse e a combinarle in frasi come «vado all’Urp per chiedere il Cup e consegnare il Durc al Rup». Italiano, non grammelot: vado all’Ufficio Relazioni col Pubblico per chiedere il Codice Unico del Progetto e consegnare il Documento Unico di Regolarità Contributiva al Responsabile Unico del Procedimento. «E presto il Durc diventerà Sirce, Sistema Informativo Regolarità Contributiva Edile». (Giuseppe Salvaggiulo, La Stampa)

«Il Mise ha chiesto al Mit di acquisire il concerto del Mattm su proposta del Mef, sentito il Dagl della Pcm». Eh? Il MInistero dello Sviluppo Economico ha chiesto al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di acquisire il concerto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare su proposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentito il Dipartimento Affari Giuridici e Legali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «In pratica con le sigle si usano 21 parole anziché 49 e 107 caratteri invece di 339, ma la frase diventa incomprensibile ai non addetti ai lavori. Un modo per la burocrazia di autoalimentarsi». (Giuseppe Salvaggiulo, La Stampa)

Un glossario, una guida pratica si impongono. Tutti i possessori di conto corrente sanno cos’è l’Iban; quanti sanno cosa significa? International Bank Account Number, ah ecco. Siamo pronti per altre composizioni didascaliche ad alto tasso di burocratico ermetismo, una volta onorati i nostri obblighi fiscali in slalom tra Tarsu, Tia, Tares, Tari

Una buona legge si fa con Air (Analisi Impatto della Regolazione), Atn (che non è l’azienda di trasporti napoletana, ma l’Analisi Tecnica Normativa) e Vir (Verifica Impatto Regolazione)», poi «sulla Guri (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana) si pubblicano L, Dl, Dgls, Dm, Di e Dpr» (sono tutti atti normativi) mentre «Agcom, Agcm e Aeeg (le Authority di comunicazioni, concorrenza ed energia) chiedono a Gse, Grtn, Gme e Au (enti di gestione del mercato elettrico) regole trasparenti». ((Giuseppe Salvaggiulo, La Stampa)