Il cardinal Caffarra: “Il primo impegno sia il lavoro per i giovani”

Pubblicato il 31 Dicembre 2011 - 18:26 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – ''In nome di Dio, scongiuro tutti coloro che hanno responsabilita' pubbliche: mettete al primo posto del vostro impegno l'accesso dei giovani al lavoro''. E' l'appello rivolto dal cardinale Carlo Caffarra nell'omelia del Te Deum di fine anno celebrato nella basilica di San Petronio.

''Dobbiamo avere tutti – ha detto l'arcivescovo di Bologna – il coraggio di guardare, senza pregiudizi, dove sta andando la nostra citta'; quale attenzione essa presta, a tutti i livelli, alla difesa e promozione della famiglia fondata sul matrimonio, elemento fondamentale del bene comune; quale attenzione essa presta al lavoro, perche' non ne sia limitata la possibilita' (disoccupazione; sotto-occupazione); quale attenzione presta ai poveri, in preoccupante crescita numerica; quale attenzione presta ai giovani, ai quali stiamo impedendo di guardare al loro futuro con speranza: gli ultimi dati sulla disoccupazione giovanile sono spaventosi. Come non pensare che in questo modo distruggiamo il nostro futuro?''.

''Il grave travaglio che stiamo vivendo – ha aggiunto il cardinale – non ha la sua origine ultima nel mercato, come se il suo sviluppo comportasse ipso facto la morte dei rapporti autenticamente umani. Ha la sua origine nell'aver pensato che l'unica forza motrice della produzione fosse e dovesse essere il proprio esclusivo interesse privato. E' la concezione dell'uomo che sta alla base del nostro sistema economico, la causa ultima della situazione in cui ci troviamo''.

E non e' entrato in crisi ''un sistema economico semplicemente, ma un sistema etico-culturale. Bisogna prenderne coscienza, e rispondere a questa 'provocazione'. 'Nel ventre tuo si raccese l'amore', canta il Poeta per dirci l'evento che celebriamo questa sera e domani: la divina maternita' di Maria. E' questa la forza associativa: l'amore che si raccese nel grembo di una Donna. Lo sviluppo economico, sociale, e politico ha bisogno di questa forza se vuol essere veramente umano''.