Carte di credito revolving, indagati per usura dirigenti di American Express Europa

Pubblicato il 1 Ottobre 2009 - 16:43| Aggiornato il 2 Ottobre 2009 OLTRE 6 MESI FA

La procura della repubblica di Trani (Ba) ha aperto un’inchiesta sui dirigenti dell’American Express Europa accusandoli di truffa e usura. Oggetto dell’indagine, condotta dal pubblico ministero Michele Ruggiero, sarebbe un particolare tipo di carta di credito emessa dalla società, la “revolving”.

Il sospetto della procura è che dietro il meccanismo della carta si celasse un modo per far pagare ai clienti interessi più alti di quelli permessi dalla legge. Al momento, i casi accertati sono tre ma la guardia di Finanza ha già sequestrato dalla sede romana di American Express Europa, l’intero archivio dei titolari della carta revolving. Un cliente in particolare, di fronte ad un debito di 129 euro si sarebbe trovato a dover pagare interessi per 689 euro.

Una truffa resa possibile dal particolare meccanismo di funzionamento della revolving: a differenza delle altre carte di credito, il debito non è determinato e pagato in un’unica soluzione. Al contrario, la carta permette di rateizzarlo a rate fisse fino alla completa estinzione.

Nel caso di debitori insolventi l’American Express si rivolgeva ad una società di recupero crediti, la Credires. E proprio sugli interessi di mora, secondo la procura, si nascondeva l’inghippo: a fronte di un tasso d’interesse dichiarato del 16.99% gli investigatori hanno riscontrato tassi di interesse anche del 77%.

L’indagine è appena agli inizi ma il procuratore capo Carlo Maria Capristo ha invitato «tutti i risparmiatori che hanno quel tipo di carte a controllare la loro situazione per evitare di cadere nello stesso tipo di problema». Il sospetto dei pm, insomma, è che il sistema non sia usato solo dalla American Express ma anche da altre società che emettono carte di credito revolving.