Caserta, picchiano bambini per inventarsi incidenti stradali e intascare l’assicurazione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Settembre 2021 - 08:31 OLTRE 6 MESI FA
Caserta, picchiano bambini per inventarsi incidenti stradali e intascare l'assicurazione

Caserta, picchiano bambini per inventarsi incidenti stradali e intascare l’assicurazione FOTO ANSA

Si sono spinti, addirittura, a picchiare bambini per rendere credibili i loro falsi incidenti stradali, finalizzati ad ottenere cospicui risarcimenti dall’assicurazione. Come nel caso di un ragazzo di 11 anni, a cui tre persone, tra cui la madre, hanno provocato appositamente traumi al viso, al labbro, allo zigomo e agli incisivi. La banda delle botte ai bambini e dei finti incidenti stradali è stata scoperta ieri a Caserta.

Denunciavano alle assicurazioni i falsi incidenti stradali producendo referti medici non veritieri, e non esitando a provocare lesioni alle false vittime degli incidenti per poter raggirare i medici. Come è accaduto al ragazzino di 11 anni, picchiato con la complicità della madre, che voleva intascare il risarcimento dall’assicurazione. Sei persone, tra professionisti e procacciatori di clienti, arrestate dai carabinieri.

Caserta, anche due avvocati nella banda dei finti incidenti

Ci sono anche due avvocati tra le sei persone arrestate. In carcere è finito un 42enne ritenuto il capo dell’organizzazione. Mentre gli altri cinque, tra cui due avvocati, sono andati ai domiciliari. Altre venti persone sono indagate. Nella banda c’erano falsi testimoni e false vittime, e due legali di “fiducia” che curavano le pratiche da trasmettere alle Compagnie Assicurative. Pratiche che venivano rese più attendibili con il coinvolgimento di minori quali vittime dei falsi incidenti.

Il bambino picchiato anche dalla madre

Tra gli episodi emersi quello appunto del ragazzo di 11 anni, cui tre indagati, tra cui la madre, hanno provocato lesioni facciali. “Un trauma facciale con escoriazioni al labbro inferiore e allo zigomo sinistro e frattura dei margini incisali”, si legge nel referto. In ospedale la donna ha spiegato ai medici che il figlio era stato vittima di un incidente stradale ed è così riuscita ad avere il risarcimento. L’indagine è partita nel 2018 in seguito al tentativo di un uomo, poi indagato, di incassare un assegno contraffatto presso un ufficio postale di Santa Maria Capua Vetere.