Bandiera tedesca a Casoria. Il museo chiede asilo alla Merkel
Pubblicato il 7 Febbraio 2011 - 10:48 OLTRE 6 MESI FA
In un paese troppo occupato in altre faccende per accorgersi di una piccola voce, il Cam-Contemporary Art Museum di Casoria alza il tiro, e stanco di chiedere sostegno all’Italia si rivolge alla Germania.
In una lettera indirizzata alla Merkel, Manfredi ripercorre le tappe che hanno portato alla nascita del Cam. Il riadattamento sostenuto dai privati di un edificio scolastico in disuso e la ricerca in più di ottanta nazioni di oltre 1000 opere di inestimabile valore commerciale, sociale e culturale. Il tutto nell’intento di dare vita a una collezione d’arte internazionale non legata al mercato globale ma unicamente alla ricerca e alla sperimentazione. Non mancano le iniziative per riqualificare il territorio, descritto da Roberto Saviano come il “triangolo Gomorra”, e le ripetute manifestazioni di ostilità proprio verso questi progetti.
«Preoccupati di tutelare l’immenso patrimonio artistico/culturale del museo finora costituito, – si legge nell’accorata lettera – abbiamo chiesto attenzione e protezione a tutte le istituzioni italiane, dal ministero della cultura a quello degli interni, dagli organi di polizia ai prefetti, decine di lettere sono state inviate a politici e governanti, purtroppo in Italia l’ultimo dei problemi sembra essere quello della cultura, della sua tutela e conservazione e dopo i recenti crolli di Pompei siamo ormai rassegnati».
La soluzione più concreta è sembrata quella di rivolgersi ufficialmente ai tedeschi e invocare asilo, motivato «dall’attenzione e dalla cura che presta alle attività sociali e culturali, e dalla consapevolezza che il nostro progetto possa essere condiviso e sostenuto soltanto da un Governo serio e lungimirante».
Manfredi non si dice comunque disposto ad abbandonare quello che ha creato con tanta passione, tanto che se fosse necessario, non esiterebbe a trasferire il tutto in Germania, accompagnato dai suoi collaboratori.
Scuola di Giornalismo Luiss