Scuola, chi venerdì manifesta per il clima è assente giustificato. Lo consiglia il ministro

di Daniela Lauria
Pubblicato il 24 Settembre 2019 - 08:33 OLTRE 6 MESI FA
Clima, chi va in piazza a manifestare sarà assente giustificato. Lo ordina il ministro Fioramonti

Studenti in piazza a Roma manifestano contro i cambiamenti climatici (Foto Ansa)

ROMA – Chi va in piazza a manifestare per il clima con il movimento #FridaysForFuture, sarà assente giustificato. Lo ordina il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti che ha inviato una circolare a tutte le scuole italiane invitando i presidi a promuovere iniziative condivise in occasione della settimana di mobilitazione globale per l’ambiente e a non pretendere la giustificazione per le assenze a scuola degli studenti.

L’attenzione del ministro per la sensibilizzazione sul clima è nota: dal 21 settembre è stato annunciato che sulla storica facciata del ministero a viale Trastevere comparirà un nuovo slogan “Istruzione, no estinzione”. “In accordo con quanto richiesto da molte parti sociali e realtà associative impegnate nelle tematiche ambientali – ha spiegato Fioramonti su Facebook – ho dato mandato di redigere una circolare che invitasse le scuole, pur nella loro autonomia, a considerare giustificate le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico”.

“In questa settimana dal 20 al 27 settembre, infatti, ragazzi e ragazze di ogni Paese stanno scendendo in piazza per rivendicare un’attenzione imprescindibile al loro futuro, che è minacciato dalla devastazione ambientale e da una concezione economica dello sviluppo ormai insostenibile. L’importanza di questa mobilitazione – ha concluso il ministro Fioramonti – è quindi fondamentale per numerosi aspetti, a partire dalla necessità improrogabile di un cambiamento rapido dei modelli socio-economici imperanti. È in gioco il bene più essenziale, cioè imparare a prenderci cura del nostro mondo”.

L’appuntamento di venerdì 27 non è l’unico: gli attivisti di #Fridays delle diverse città italiane hanno preparato un calendario ricco di eventi per l’intera settimana, conferenze con associazioni e scienziati, flash mob, e biciclettate riempiranno la città italiane fino alla manifestazione del 27 settembre che coinvolgerà anche adulti di ogni età, “tutti insieme per dimostrare la loro preoccupazione per la traiettoria ambientale e climatica che deve cambiare”.

Grazie all’indizione di sciopero da parte di alcuni sindacati anche gli insegnanti nelle scuole e i lavoratori di tutti i settori potranno unirsi alle manifestazioni. Tre le richieste dei manifestanti, il “raggiungimento dello zero netto di emissioni a livello globale nel 2050 e in Italia nel 2030, per restare entro i +1.5 gradi di aumento medio globale della temperatura. La transizione energetica deve essere attuata su scala mondiale, le risorse economiche che serviranno per attuarla devono essere ricercate tra chi si è arricchito inquinando il pianeta. Valorizzazione della conoscenza scientifica, ascoltando e diffondendo i moniti degli studiosi più autorevoli di tutto il mondo”.

Fonte: Ansa