Concistoro, il neo-cardinale Gianfranco Ravasi: “La mia nomina è un passo avanti nel rapporto tra fede e scienza”

Pubblicato il 19 Novembre 2010 - 15:35 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Ravasi

Domani, 20 novembre, si terrà il terzo Concistoro del pontificato di Benedetto XVI: verranno nominati 24 nuovi cardinali. Di questi, venti saranno “elettori, cioè con meno di 80 anni, e quindi con il diritto di entrare in conclave per eleggere il Papa.

Tra i nuovi nominati c’è il “ministro” vaticano della Cultura Gianfranco Ravasi. Intervistato da Armando Torno per il Corriere della Sera, Il cardinale racconta la “sorpresa” con cui ha ricevuto la bolla di nomina il 19 ottobre. Con un particolare ancor più curioso e gradito: “Recava la data del 18 ottobre, giorno del mio compleanno”.

Ravasi, ora cardinale di San Giorgio al Velabro, con un titolo che nell’Ottocento fu del cardinale John Henry Newman, è uno dei due presidenti di consigli pontifici creati cardinali. L’altro, Kurt Koch, è a capo del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Due scelte che, sottolinea Ravasi, segnalano che “cultura e dialogo sono stati privilegiati”.

Per di più la nomina vuol dire che il Papa è d’accordo con la linea del cardinale di “incrementare il dialogo tra fede e scienza, già attivato nell’ambito della cosmologia e dell’evoluzione, e ora si sta allargando ai nuovi orizzonti delle neuroscienze e delle cellule staminali. È una ricerca, spiega Ravasi, che viene condotta a livello teorico, con molte università laiche, soprattutto americane”.

Oltre alle due nomine significative, una novità: sotto il nome simbolico di Cortile dei Gentili è stato creato “uno spazio di dialogo tra credenti e non credenti sulla scia del simbolo dell’atrio che nel tempio di Gerusalemme ospitava i pagani, i quali potevano interloquire con il mondo della fede e viceversa. L’apertura solenne del nuovo ambito di ricerca sarà a Parigi il 24 e 25 marzo prossimi, con una serie di eventi alla Sorbona, all’Unesco e all’Académie française. Nel cortile di Notre Dame ci saranno spettacoli, letture, musiche (un testo teatrale lo preparerà il filosofo Hadjadj)”.

Alcuni cambiamenti sono previsti anche nel sacro collegio: sarà composto da 121 cardinali elettori, uno in più del numero stabilito, e “l’ultima scelta conferma la presenza delle due grandi dimensioni di governo pastorale della Chiesa: da un lato c’è la Curia romana con alcuni dicasteri e dall’altra le sedi residenziali dei vari continenti. Sono rappresentate le sensibilità ecclesiali e culturali”.

Una curiosità: alla sua nomina ha ricevuto “lettere di atei e agnostici, persino di persone insospettabili”: 5300 email e in un migliaio di lettere tradizionali.

Infine una battuta su Milano: “Saluto i milanesi e la mia Milano che serbo sempre nel cuore, nonostante sia sempre in giro nel mondo. Verrò l’8 dicembre in Duomo per il pontificale. Quando cammino per Milano in molti, anche persone che non conosco, mi salutano, fermandomi, facendo domande. Resta una metropoli con molte potenzialità che però non sono sviluppate pienamente, dal punto di vista culturale e umano.