Covid, studio Iss: con vaccini evitate 22mila morti tra gennaio e settembre in Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2021 - 19:57 OLTRE 6 MESI FA
Covid Iss vaccini

Covid, studio Iss: con vaccini evitate 22mila morti tra gennaio e settembre in Italia (foto ANSA)

Nei primi nove mesi del 2021 i vaccini hanno evitato oltre 22mila morti in Italia. Lo afferma uno studio dell’Iss pubblicatto su Eurosurveillance che mostra come siano stati evitati in Italia 445mila casi, 79mila ricoveri e quasi 10mila ammissioni nelle terapie intensive, con un effetto più pronunciato a luglio e agosto, quando si è raggiunta una copertura superiore al 60% nelle fasce sopra i 20 anni.

Delle 22mila morti evitate il 71% è negli over 80. Numeri in linea con lo studio Oms-Ecdc in cui per gli over 60 si evidenziano 35mila morti evitate in Italia per il periodo dicembre 2020-novembre 2021. 

Iss, con i vaccini evitate 22mila morti in Italia 

Se il 71% è over 80 è dovuto al fatto che – spiega l’Iss – è stata “la prima fascia di età a raggiungere alte coperture oltre a quella a maggior rischio di morte per Covid”. Il 18% delle morti evitate è stata nella fascia 70-79, l’8% nella 60-79 e il 2% negli under 60, gli ultimi ad essere vaccinati. Senza i vaccini il tasso di ricoveri ordinari atteso sarebbe stato di 1592 ogni 100mila abitanti negli over 80, 871 per la fascia 70-79, 595 per i 60-79 e 214 per gli under 60, mentre quelli osservati sono stati rispettivamente 886, 618, 421 e 163.

Lo studio analizza le infezioni notificate settimanalmente fra Gennaio e Settembre che hanno avuto come esito l’ospedalizzazione, i ricoveri in terapia intensiva e/o il decesso entro 30 giorni dall’infezione stessa.

Brusaferro: Proteggersi con vaccini

“Gli studi – afferma il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro in merito agli studi Iss e Oms – sono importanti perché rilevano come le persone vaccinate abbiano un rischio molto più basso di avere conseguenze gravi dall’infezione. Malgrado ormai non ci siano dubbi sull’importanza di questo strumento, insieme agli altri di cui disponiamo come il distanziamento e le mascherine, ancora milioni di persone non sono protette. L’invito è quindi di iniziare l’iter per chi ancora non l’ha fatto, e di proteggersi con il richiamo, soprattutto se si fa parte delle categorie più fragili, le prime a cui è stata offerta questa possibilità”.