Divorzio breve, addio a giudici e tribunali: basta accordo tra avvocati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Aprile 2014 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA
Divorzio breve, addio a giudici e tribunali: basta accordo tra avvocati

Divorzio breve, addio a giudici e tribunali: basta accordo tra avvocati

ROMA – Addio giudici e aule di tribunale, per separazioni e divorzi brevi sarà sufficiente un accordo tra le parti siglato dagli avvocati. Questa una delle misure annunciate da Andrea Orlando, ministro della Giustizia, in un provvedimento che aiuterà a stringere i tempi sui divorzi consensuali e ridurre il numero di processi civili pendenti, che ad oggi sono 5,4 milioni.

Silvia Barocci su Il Messaggero spiega:

“Andrea Orlando annuncia tra le misure di un imminente provvedimento (forse anche un decreto legge) per far fronte all’enorme mole di processi civili pendenti (5,4 milioni), causa di infinite lentezze e freno alla crescita economica. È la prima volta che il Guardasigilli espone alle Camere il suo programma. Lo fa in commissione Giustizia, al Senato, mettendo in chiaro che ci sono quattro emergenze da affrontare subito (arretrato civile, sovraffollamento carcerario, mancanza di personale, lotta alla criminalità organizzata) per «bonificare il campo». Solo in un secondo momento, in giugno, si potrà fare una riforma della giustizia «che abbia un respiro complessivo»”.

Il primo obiettivo per Orlando è ridurre le cause pendenti

“che ingolfano i tribunali verranno risolte con procedure alternative o trasferite in una sede arbitrale. Vi rientrano le separazioni e i divorzi (ma non il lavoro, la previdenza e l’assistenza)”.

Niente più giudici dunque per le separazioni consensuali:

“La previsione – spiega Orlando – è che «l’accordo dei coniugi assistiti dagli avvocati superi la necessità dell’intervento giurisdizionale, tranne nei casi di figli minori o portatori di grave handicap». Recentemente la Commissione giustizia della Camera ha approvato un testo bipartisan sul divorzio breve (un anno dalla separazione consensuale contro i tre attualmente previsti per legge), ma il provvedimento di Orlando introduce l’ulteriore novità dell’accordo senza mettere piede in tribunale”.

Orlando sottolinea anche la necessità del “numero chiuso” per l’accesso alla professione di avvocato:

“che gli avvocati si rendano conto della necessità del “numero chiuso” nell’accesso a una professione che in Italia conta 349,6 avvocati per 100mila abitanti contro i 79,6 della Francia e i 190,4 della Germania”.