Donna scappa da marito violento e non chiama i figli per 4 anni: condannata dalla cassazione

Pubblicato il 16 Marzo 2011 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Confermata dalla Cassazione la condanna ”per sottrazione agli obblighi di assistenza nei confronti dei quattro figli minori” a carico di una mamma molisana, di Campo Marino (Termoli), che era fuggita di casa per sfuggire al comportamento violento del marito che la picchiava. Dopo la fuga, tuttavia, la donna, Anna Maria L. (42 anni), non aveva mai fatto nemmeno una telefonata ai suoi figli e non aveva mantenuto con loro nessun contatto.

Senza successo la mamma fuggita ha contestato la condanna inflittale dalla Corte d’appello di Campobasso il 30 settembre 2010 pari a due mesi di reclusione e 200 euro di multa. A sua difesa Anna Maria ha fatto presente che il suo comportamento doveva essere giustificato in quanto scaturito dalla ”condotta violenta del marito”, inoltre sosteneva ”di non aver mai cessato di informarsi sulle condizioni di vita dei figli”.

I supremi giudici – con la sentenza 10745 – le hanno risposto che non è ammessa alcuna ”giustificazione” per una ”condotta di totale disinteresse verso i figli mostrata dall’imputata per circa quattro anni, che non poteva essere scusata facendosi esclusivamente leva sul timore in cui Anna Maria versava per l’indole violenta del marito”. Tuttavia i supremi giudici hanno ordinato alla Corte di appello di Salerno – designato come giudice del rinvio – di rideterminare, al ribasso, la condanna per la signora in quanto è illegittimo applicare, in questo caso, la pena detentiva congiuntamente a quella pecuniaria. I giudici di Salerno dovranno darle o l’una o l’altra.

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