Elezioni 2018 e neve, a Roma rischio scuole chiuse per 9 giorni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Febbraio 2018 - 08:09 OLTRE 6 MESI FA
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Elezioni 2018 e neve, a Roma rischio scuole chiuse per 9 giorni

ROMA – Tra neve ed elezioni c’è il rischio che le scuole di Roma che ospitano seggi elettorali restino chiuse per ben nove giorni. Un mega-ponte che potrebbe coinvolgere anche altri comuni dove l’imperversare del maltempo sta imponendo la sospensione delle attività didattiche.

Per la Capitale la possibilità che ciò accada è concreta. “Oggi e domani le scuole sono chiuse, giovedì è di nuovo prevista neve a Roma, quindi presumibilmente – osserva il presidente dell’associazione nazionale presidi (Anp) del Lazio Mario Rusconi – ci sarà un nuovo stop, venerdì compreso, anche per il ghiaccio. Gli studenti di questi istituti, se le ordinanze di chiusura verranno protratte, rischiano di tornare a scuola o solo per una giornata, quella di mercoledì, o addirittura direttamente mercoledì prossimo. I seggi elettorali infatti occupano le scuole da venerdì pomeriggio fino a martedì”.

Lo scrutinio per Camera e Senato si svolgerà subito dopo la chiusura dei seggi e dovrebbe terminare nella mattinata di lunedì 5 marzo. Il 6 marzo servirà per la pulizia dei locali e gli studenti torneranno quindi in classe mercoledì 7 marzo. Intese specifiche potranno, però, essere assunte in sede locale dove si svolgeranno contemporaneamente le tornate elettorali politiche e regionali (come in Lombardia e nel Lazio).

Per le Regionali lo scrutinio si terrà dalle 14 di lunedì 5 marzo, al termine del quale si procederà con le pulizie. Ai Comuni viene quindi lasciata la libertà di decidere se far chiudere le scuole anche il mercoledì 7 marzo regalando quindi un ulteriore giorno di vacanza agli studenti.

Sono già parecchi i sindaci che hanno disposto la sospensione delle attività didattiche anche per domani – nel Molise, in Campania, in Basilicata, in Sardegna, in Emilia Romagna – e altri potrebbero essere costretti alla stessa decisione se le condizioni meteo diventassero proibitive. “Meglio prevenire. La scelta spetta a Comuni e Protezione civile e se è stato dichiarato un allarme..” ha convenuto la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.