Emanuela Orlandi, il mistero del dossier: “Il Vaticano spese 483 mln lire per allontanarla”. Ma se è falso…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Settembre 2017 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA
Emanuela Orlandi, il mistero del dossier: "Il Vaticano spese 483 mln lire per allontanarla". Ma se è falso...

Emanuela Orlandi, il mistero del dossier: “Il Vaticano spese 483 mln lire per allontanarla”. Ma se è falso…

ROMA – Emanuela Orlandi, il mistero del dossier: “Il Vaticano spese 483 mln lire per allontanarla”. Ma se è falso… Anche la madre e il fratello di Emanuela Orlandi – la figlia del prefetto della casa pontificia scomparsa nel nulla il 22 giugno 1983 – negli ultimi mesi avevano fatto richiesta pressante al Vaticano per rivelare i contenuti di un dossier segreto forse utile a scoprire cosa fosse accaduto. La risposta fu negativa, non esistono dossier. Che però sarebbe rispuntato dopo esser stato trafugato insieme ad altri documenti in un misterioso furto del 2014 e riconsegnato da una fonte anonima interna a Emiliano Fittipaldi: nel suo nuovo libro “Gli impostori”, il giornalista ne rivela il contenuto, tra cui l’incredibile rendicontazione delle spese sostenute per l'”allontanamento domiciliare” della ragazza. 483 milioni di vecchie lire.

Se è vero, dice Fittipaldi, il Vaticano ha mentito su indagini e suo coinvolgimento, ha nascosto prove ed informazioni su una verità clamorosa e sconcertante. Se è falso, la prova che in Vaticano si continua a giocare una guerra sporca a colpi di dossier, la prova di uno scontro di potere senza precedenti nel pontificato di Francesco. Il Vaticano, da parte sua, liquida il presunto scoop bollando il dossier come “falso e ridicolo”.

La nota, nella seconda e nella terza pagina, racconta i costi sostenuti per l'”allontanamento domiciliare” di Emanuela nel periodo “febbraio 1985-febbraio 1988”. Si elencano dispendiosi viaggi a Londra di esponenti vaticani di altissimo livello, soldi investiti per la “attività investigativa relativa al depistaggio”, spese mediche in ospedali e fatture per specialisti in “ginecologia”. Si parla di “un secondo” e di “un terzo trasferimento”, di decine di milioni di lire per “rette omnicomprensive” di vitto e alloggio.

Gli anni scorrono. Arrivo all’ultima pagina. Il documento segnala che il resoconto dei costi per le attività relative alla cittadina Orlandi e al suo “allontanamento domiciliare” si riferisce stavolta al periodo “aprile 1993-luglio 1997”. Le voci del quadriennio sono solo tre: oltre alle solite rette (con “il dettaglio mensile e annuale in allegato 22”) e ad altre “spese sanitarie forfettarie”, figura il capitolato finale. Mi si gela il sangue: “Attività generale e trasferimento presso Stato Città del Vaticano, con relativo disbrigo pratiche finali: L. 21.000.000”. (Emiliano Fittipaldi, L’Espresso)