Emanuele Insinna si getta da sede Telecom e muore: fu collaboratore di Tavaroli

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Aprile 2014 - 15:56 OLTRE 6 MESI FA
Emanuele Insinna si getta da sede Telecom e muore: fu collaboratore di Tavaroli

Foto Lapresse

ROMA – Emanuele Insinna, 54 anni, si è ucciso a Roma. Insinna si è lanciato da un palazzo della sede Telecom di Parco de Medici (in zona Magliana Vecchia). L’uomo lavorava in Telecom, era stato un collaboratore di Giuliano Tavaroli, il protagonista dell’inchiesta giudiziaria sui cosiddetti “dossier Telecom“.

Insinna era un funzionario dell’ufficio sicurezza. I testimoni hanno riferito che l’uomo aveva improvvisamente lasciato il suo ufficio per poi salire sul terrazzo. Da lì si è buttato giù.

Marco De Risi sostiene sul Messaggero che l’uomo fosse depresso da tempo.

De Risi racconta anche come il nome di Insinna fosse finito nell’inchiesta sull’attività di spionaggio della quale fu accusato in primis Tavaroli (ex capo della sicurezza di Telecom):

L’uomo era stato coinvolto anche lui nel dossieraggio e nelle intercettazioni Telecom. L’aveva chiamato in causa proprio Tavaroli che lo considerava un suo stretto collaboratore. In un passaggio dell’inchiesta, infatti, quando il gip contesta a Tavaroli il possesso di atti riservati dei servizi segreti lo stesso Tavaroli cita Insinna: «Lo escludo – replica Tavaroli alle accuse del gip – Cattive interpretazioni, cattivissime… Si tratta di documenti redatti da Emanuele Insinna, mio collaboratore nell’ufficio Telecom che si occupa del segreto di Stato».