Ex orafo in pensione spara alla moglie e poi si suicida. Amici sotto choc: “Mai una lite tra loro”

Un ex orafo in pensione ha sparato alla moglie e poi si è tolto la vita. La donna è morta in serata in ospedale. Non si conoscono le ragioni del gesto: "Tra loro mai una lite" dicono familiari e amici

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Ottobre 2023 - 09:07
ex orafo spara moglie e si uccide

Ansa

Ex orafo in pensione spara alla moglie e poi si suicida. Il fatto è avvenuto a Cuasso al Monte, comune che si trova al confine con la Svizzera in provincia di Varese. 

A sparare è stato Pierluigi Lachi, ex orafo in pensione che per anni ha lavorato in Svizzera. Lachi aveva 80 anni e da tempo era in pensione. Ha impugnato la sua pistola legalmente detenuta ed ha sparato contro la moglie Pinuccia Anselmino, anche lei di 80 anni e pensionata. La donna è stata colpita alla testa ed è stata ferita in modo molto grave.

Ex orafo spara alla moglie prima di suicidarsi

Lachi ha rivolto poi l’arma contro se stesso e si è ucciso morendo sul colpo. Prima ha però chiamato il 112 per chiedere i soccorsi per la compagna. 

I sanitari hanno raggiunto la villetta che si trova in via Cuasso al Piano 14 ed ha soccorso la donna che è stata portata all’ospedale di Circolo di Varese. Qui i sanitari hanno provato a salvarla lottando per tutto il pomeriggio. La donna però non ce l’ha fatta ed è morta verso le 20 di sera. 

Moglie e marito non avevano mai avuto uno screzio

Ora a Cuasso al Monte si interrogano sulla tragedia che a quanto pare nessuno avrebbe potuto prevedere. I carabinieri della compagnia di Varese e del nucleo investigativo del comando provinciale di Varese hanno ascoltato nelle ultime ore vicini e familiari. E nulla di strano è emerso dalle loro dichiarazioni: marito e moglie erano affiatati, gentili con tutti, mai uno screzio.

Nel loro passato non compare alcun episodio violento, nessuna denuncia. Le ragioni dell’accaduto restano quindi, al momento, del tutto incomprensibili. “Qualunque sia stata la motivazione una vicenda così non può essere accolta se non con una disperazione a cui mi unisco”, ha detto il sindaco di Cuasso, Loredana Bonora. “Sono rimasta anch’io colpita. Come sapete Cuasso è una piccola comunità e viviamo forse con molta emotività, che supera anche i ruoli istituzionali”.

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