Fabrizio Corona: “Bomba carta sotto casa me l’ha messa il fidanzato di Nina Moric”

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2017 - 14:24 OLTRE 6 MESI FA
Fabrizio Corona: "Bomba carta sotto casa me l'ha messa il fidanzato di Nina Moric"

Fabrizio Corona: “Bomba carta sotto casa me l’ha messa il fidanzato di Nina Moric”

MILANO – “Penso che sia stato il fidanzato della mia ex moglie Nina Moric”. Così Fabrizio Corona, imputato al processo per gli ormai noti 2,6 milioni di euro ritrovati in parte nel controsoffitto della sua collaboratrice Francesca Persi, ha puntato il dito contro Luigi Favoloso, attuale compagno di Nina Moric. Secondo l’ex fotografo dei vip sarebbe stato lui a mettere la bomba carta che esplose, nella notte tra il 15 e il 16 agosto scorso, sotto la sua abitazione. Fatto da cui poi scaturì l’inchiesta che ha portato a trovare i soldi cash dell’ex re dei paparazzi.

Rispondendo alle domande del giudice Guido Salvini, Corona ha indicato anche un presunto “movente” di quell’attentato ai suoi danni: a suo dire Favoloso voleva “ottenere la custodia” del figlio di Corona e della Moric “perché così si sarebbe dimostrato che vivevo in una situazione di pericolo e mio figlio non poteva stare con me”. Corona, poi, smentendo anche alcune ricostruzioni di stampa sulla scorsa udienza (tanto che è dovuto intervenire il giudice), ha voluto precisare che “ero io una macchina da soldi, non Belen Rodriguez“.

Il giudice Salvini, che ha voluto fare delle domande di precisazione dopo l’interrogatorio della scorsa udienza, ha chiesto a Corona perché non avesse mai parlato prima dei suoi sospetti su Favoloso, definito dall’ex agente fotografico anche “pazzo e psicopatico”. L’imputato ha risposto: “Non me l’hanno mai chiesto il nome del sospettato. Si poteva scoprirlo anche il movente, bastava fare le indagini”. Corona ha anche legato questo attentato e i suoi sospetti ad una “informativa riservata che era arrivata, guarda caso, ai giudici dei minori”. Favoloso, a suo dire, tra l’altro, “prima della bomba carta aveva fatto anche delle telefonate minacciose” a Francesca Persi, collaboratrice di Corona e imputata insieme a lui al processo. E, sempre stando alla versione di Corona, “dopo la bomba ha detto a mia madre che la prossima che avrebbe avuto un attentato sarebbe stata lei”.

All’inizio dell’udienza, invece, l’ex fotografo dei vip se l’è presa con i giornalisti “a cui interessano solo le cavolate e non conoscono nulla”, a proposito delle notizie sulle sue affermazioni in aula nella scorsa udienza, quando aveva raccontato di aver guadagnato parte dei soldi in nero nel periodo in cui era legato a Belen Rodriguez. Il presidente del collegio è dovuto intervenire per dire che “i cronisti giudiziari meritano rispetto per il loro lavoro”. Corona ha precisato che il paragone con la “coppia sfrontata” Bonnie e Clyde “era una metafora, non rubavo i soldi assieme a Belen, io facevo il nero, non Belen”. L’ex fidanzata, che è testimone nel processo, “noi l’abbiamo chiamata – ha aggiunto – a rispondere alla domanda ‘Corona guadagnava tanti soldi in nero?’ e lei dirà sì”.

Ha raccontato, inoltre, parlando di sé in terza persona, che “Fabrizio Corona è un personaggio unico“. E ancora: “Se io ho un contratto per un’ora per una serata, arrivo mezz’ora dopo e sto dieci minuti, fumo una sigaretta e me ne vado e tanto mi richiamano lo stesso perché alla gente piace così”. In questo modo riusciva ad incassare anche “190 mila euro al mese di ‘nero'” per le ospitate nei locali. “Se io non fossi sceso di casa quel maledetto 16 agosto – ha aggiunto tornando all’episodio della bomba – non avrei perso sette mesi di vita, avrei dichiarato gli 800mila euro (i soldi in Austria, ndr) e avrei usato gli 1,8 milioni del controsoffitto per risolvere altri problemi della Fenice”, una delle sue società.