Feltre, rischia trapianto di fegato per la tisana di kava-kava

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Marzo 2017 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA
Feltre, rischia trapianto di fegato per la tisana di kava-kava

Feltre, rischia trapianto di fegato per la tisana di kava-kava

PADOVA – Ha rischiato un trapianto di fegato per colpa di un infuso alle erbe che consumava regolarmente. Così una donna di 60 anni di Feltre si è trovata a un passo dalla morte. A fare la scoperta è stata una dottoressa del centro trapianti di Padova, dove la donna era stata nel frattempo trasferita, in vista dell’intervento salvavita. Prima di passare al bisturi la specialista ha sottoposto la paziente a una serie di esami per escludere malattie infettive, epatiti o intossicazioni. Intervistandola sulle sue abitudini alimentari ha così realizzato che i sintomi della donna erano in qualche modo correlati alla tisana che la donna beveva regolarmente anche più volte al giorno.

Analizzando le bustine per l’infuso il colpevole è stato smascherato: la tisana conteneva infatti estratti di kava-kava, una pianta officinale originaria del Pacifico la cui commercializzazione in Italia e in Ue è bandita dal 2002, proprio per i suoi effetti epatotossici. La kava-kava è un arbusto originario della Polinesia, della Micronesia e di alcune zone dell’Oceania. Si tratta di una pianta che le popolazioni indigene utilizzano da sempre ed è particolarmente apprezzata per gli effetti sedativi e rilassanti che induce, tali da poter curare l’ansia. Se non fosse per quegli effetti collaterali potenzialmente nocivi, che hanno intossicato il fegato della donna.

Come riporta Il Corriere delle Alpi:

Trovata la causa tossica, già a Padova si è provveduto alla disintossicazione che ha favorito la rigenerazione del fegato. La paziente è tornata quindi nei reparti di Medicina di Feltre da dove è stata dimessa qualche giorno fa, in buone condizioni di salute.

Ordinare kava-kava è un gioco da ragazzi. Basta cliccare al computer e avere una carta di credito. Ma sono stati documentati dalla letteratura scientifica, a determinate concentrazioni, effetti collaterali gravi a carico del fegato, con una serie di decessi che si sono verificati soprattutto in Germania agli inizi del Duemila.

Al punto che il ministero della Sanità ha vietato già nel 2002 la commercializzazione di prodotti omeopatici a base di kava kava con diluizioni inferiori a 5 CH.