Fincantieri, sindaco di Castellammare: “Mandate l’esercito”

Pubblicato il 25 Maggio 2011 - 13:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Continua in tutta Italia la protesta dei dipendenti Fincantieri contro i tagli annunciati dall’azienda. La pressione degli operai è così forte che il sindaco di Castellammare di Stabia ha chiesto l’intervento dell’esercito: “Chiedo allo Stato di non lasciare sola la città”.

Dopo la “guerriglia urbana” scatenatasi il 24 maggio (specialmente a Castellammare di Stabia e Genova), anche il 25 è stata una giornata di protesta.

CASTELLAMMARE DI STABIA – ”La situazione a Castellammare di Stabia sta diventando insostenibile – dice il sindaco Luigi Bobbio – da questa mattina sono in atto azioni sovversive in citta’. La protesta degli operai deve assolutamente rientrare e restare nei limiti della legalita’. Chiedo, in maniera accorata, al prefetto di concentrare ora, subito, a Castellammare di Stabia tutte le forze necessarie a recuperare il controllo della piazza e a ripristinare la legalita’. Un solo attimo di ritardo potrebbe far arrivare le cose troppo oltre. Se necessario coinvolgere l’Esercito. Chiedo allo Stato, in tutte le sue articolazioni, di non lasciare sola la citta’ di Castellammare in questo difficile momento”.

Secondo Bobbio ”nessuna protesta, in democrazia, e’ legittima e tollerabile se si traduce in violazione delle leggi e attacco ai diritti altrui”. Il sindaco aggiunge: ”Si susseguono segnalazioni di commercianti e semplici cittadini aggrediti, minacciati e percossi, con chiusura forzata di esercizi commerciali”. ”Chiedo al prefetto, con forza, di ripristinare subito e garantire l’ordine pubblico e il rispetto delle leggi – e’ l’appello di Bobbio – Vanno tutelate le liberta’ di tutti i cittadini per evitare che la protesta illegittima si trasformi rapidamente in rivolta. Il dialogo e’ aperto e sta dando ai massimi livelli frutti importanti che offrono ai lavoratori prospettive ben piu’ rosee di quelle ventilate inizialmente. Manca, quindi, ogni giustificazione, per quanto formalistica, per forme di protesta criminali di questo tipo”. ”I delinquenti vanno arrestati e le strade liberate. Sono in atto un attacco alle istituzioni e un tentativo di affermazione di poteri occulti che, sfruttando e infiltrandosi in una protesta scellerata, cercano di acquisire il controllo della situazione”, ha concluso Bobbio.

CASTELLAMMARE DI STABIA – Proteste e forti tensioni a Castellammare di Stabia (Napoli): a via Nocera nei pressi della stazione della Circumvesuviana, i lavoratori della Fincantieri stanno costringendo i titolari degli esercizi commerciali ad abbassare le serrande; rotta anche una vetrina. Paura tra i cittadini. Bloccata la circolazione dei treni della Circumvesuviana. Blocchi sono stati messi in atto anche a viale Europa, l’arteria stradale principale della citta’: il traffico, al momento e’ bloccato. Presidi restano anche presso la sede del Comune. ”La mobilitazione non si fermera’ finche’ non avremo certezze sul prosieguo dell’attivita’ del cantiere e sulla continuazione della realizzazione delle navi per garantire i lavoratori di Fincantieri e del suo indotto – spiega Giovanni Sgambati, segretario della Uilm Campania – E’ evidente che nonostante l’incontro di ieri con Caldoro e la convocazione al ministero il prossimo 3 giugno, i lavoratori non si sentono rassicurati per scongiurare la chiusura del cantiere”.

ANCONA – Lavoratori della Fincantieri di Ancona in corteo anche oggi, dopo la manifestazione di ieri contro il piano di ristrutturazione del gruppo navalmeccanico. Sono diretti verso il palazzo della Regione Marche, dove una delegazione di operai e rappresentanti sindacali di Fiom, Fim e Uilm incontrera’ il governatore Gian Mario Spacca e probabilmente alcuni assessori. Il sito industriale di Ancona non e’ fra quelli destinati alla chiusura, ma sara’ comunque coinvolto da tagli occupazionali nell’ambito dei 2.551 esuberi annunciati dall’azienda. ”Difendere l’arsenale, mai domi” lo striscione rosso che apre il corteo, scortato da poliziotti in assetto antisommossa, Digos e agenti della Guardia di finanza.

PALERMO – Circa seicento operai del Cantiere navale di Palermo e dell’ indotto stanno bloccando viale Regione siciliana a Palermo, all’altezza del Motel Agip. La protesta e’ scattata dopo l’assemblea dei lavoratori, che si e’ svolta davanti i cancelli della fabbrica, indetta dai sindacati di Fim, Fiom e Uilm, sul piano industriale 2010-2014 predisposto da Fincantieri e presentato lunedi’ ai sindacati. Il piano prevede in totale 2 mila 551 esuberi, la chiusura dei cantieri di Castellammare di Stabia (Napoli) e Sestri Ponente (La Spezia) e il ridimensionamento di quello di Riva Trigoso (Genova). Dei 2.551 esuberi annunciati dalla societa’, 1.151 interesseranno i lavoratori degli altri siti del gruppo, tra cui il cantiere navale di Palermo. Gli operai si sono mossi in corteo dai cancelli della fabbrica; una delegazione e’ stata ricevuta anche dall’assessore regionale alle infrastrutture Pier Carmelo Russo.