Fine stato d’emergenza: in farmacia non c’è più lo sconto tampone pagato dallo Stato

Con la fine stato d'emergenza in farmacia non c'è più lo sconto per il tampone pagato dallo Stato. I farmacisti però assicurano: tutti continueranno a pagare 15 euro. Stessa cifra pagheranno i minori che prima avevano uno sconto più alto

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 1 Aprile 2022 - 10:19 OLTRE 6 MESI FA
tamponi rapidi ansa

Fine stato d’emergenza: in farmacia non c’è più lo sconto tampone pagato dallo Stato (foto Ansa)

Fine stato di emergenza e prezzo tamponi. Da oggi c’è il rischio che pagheremo di più della cifra di 15 euro a cui siamo abituati. In farmacia non è infatti più in vigore lo sconto sui tamponi che è stato possibile grazie ai rimborsi che arrivavano alle farmacia dallo Stato fino a ieri. I farmacisti però assicurano che il prezzo calmierato di 15 euro dovrebbe restare in vigore. Sempre che i farmacisti decidano di allinearsi alle indicazioni di Federfarma.

Il rischio dell’aumento è legato al fatto che con la fine dello stato di emergenza decade il protocollo di intesa firmato dal commissario Figliuolo con Federfarma (la Federazione nazionale che rappresenta le 19mila farmacie private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale).

Tamponi, i ragazzi tra i 12 e 18 anni pagheranno 15 euro

Una cosa è però certa: i ragazzi tra i 12 e i 18 anni, da oggi pagheranno 15 euro per ogni tampone rapido in farmacia. Il super sconto di 8 euro che veniva applicato in farmacia (e rimborsato anche in questo caso dallo Stato) è decaduto e certamente non verrà rinnovato. Pagheranno 15 euro anche gli esentati dalla vaccinazione per motivi di salute che finora avevano diritto al tampone gratis.

Domanda tamponi in crescita 

Il tutto avviene mentre la domanda dei tamponi è in crescita per via del fatto che i contagi restano sostenuti e il Green Pass base resta comunque obbligatorio per andare a lavoro, nei ristoranti al chiuso, negli stadi, su treni e aerei.

Ora le farmacie possono muoversi in autonomia applicando le vecchie tariffe in vigore prima dell’accordo nazionale, con prezzi che variano tra i 22 e i 35 euro.

Dai farmacisti arrivano però rassicurazioni al riguardo. Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, al Sole 24 Ore spiega: “Per senso di responsabilità abbiamo inviato una lettera a tutte le oltre 14mila farmacie che effettuano tamponi (su un totale di circa 19mila, ndr) invitando a mantenere il prezzo calmierato attuale di 15 euro per l’esecuzione dei tamponi antigenici rapidi. Un consiglio che sono certo sarà raccolto dagli addetti ai lavori sul territorio”.

Addio prezzi calmierati anche per le mascherine Ffp2

Addio a prezzi calmierati anche per le mascherine Ffp2. Anche in questo caso infatti, fino a ieri era in vigore il protocollo di intesa firmato con il commissario Figliuolo. Federfarma ha però chiesto di mantenere lo stesso prezzo calmierato non superiore a 75 centesimi. 

Federfarma, in una circolare destinata alle associazioni provinciali e regionali citata dall’AdnKronos Salute, spiega. “Da oggi 1 aprile il prezzo al pubblico di tali dispositivi è libero anche per quelle farmacie che hanno volontariamente aderito al protocollo”. Tobia specifica però che “le mascherine Ffp2 di fatto si trovano anche a prezzi più bassi, quindi nessuno aumenterà il prezzo oltre 75 centesimi“.

Tobia, a proposito del rischio degli aumenti, conclude: “Noi siamo disponibili a reiterare il protocollo, ma aspettiamo indicazioni dalle istituzioni“.