Fori Imperiali pedonali, barriere di Marino diventano trappole per i residenti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Luglio 2013 - 13:28 OLTRE 6 MESI FA
Fori Imperiali pedonali, barriere di Marino diventano trappole per i residenti

Fori Imperiali pedonali, barriere di Marino diventano trappole per i residenti

ROMA – Le barriere di cemento che vanno da via Labicana a via Emanuele Filimberto a Roma diventano trappole per i residenti e i negozianti. Riccardo Tagliapietra sul Messaggero spiega che le barriere di cemento, che servivano per la costruzione dei cordoli di protezione dei tram, rimarranno in strada anche durante la fase di sperimentazione della pedonalizzazione dei Fori imperiali.

A partire dal 3 agosto l’area dei Fori imperiali, per volere del sindaco Ignazio Marino, diventerà pedonale. Ma i lavori non rendono la vita facile a residenti e negozianti, spiega Tagliapietra:

“Un fulmine a ciel sereno per molte attività che in questi giorni di saldi stanno facendo i conti non solo con la crisi, ma pure con i cantieri. Le barriere in cemento dovrebbero salvaguardare la sicurezza del traffico, spiegano alcuni tecnici, perché lungo quella corsia correranno sia le auto che il tram, in senso inverso uno rispetto all’altro. E quindi il rischio di una collisione ha convinto i tecnici del Campidoglio a tenere il New Jersey, in attesa di fare i cordoli di protezione, che una volta installati non potranno essere facilmente rimossi”.

La sperimentazione dell’area pedonale, spiega poi Tagliapietra, che la circolazione su via Merulana rimarrà a doppio senso di marcia, mentre il progetto

“prevede che via Labicana sia a senso unico (verso San Giovanni) per i mezzi privati, con al centro le due corsie di marcia del tram. Pronta anche una nuova revisione dei semafori. Su via Labicana alcuni impianti sono stati tolti e rimessi più a margine, per ricavare una maggiore ampiezza delle corsie agli incroci”.

Il primo stop al progetto è poi arrivato e riguarda la pista ciclabile che non si farà, spiega Tagliapietra:

“I progettisti non sono riusciti a ricavare lo spazio necessario per ospitarla. Bisognava sacrificare circa 2 metri e mezzo della carreggiata; le dimensioni sono previste e regolamentate dal codice della strada e da una legge quadro”.

La soluzione è quella di realizzare una pista ciclo-pedonale, ma è ancora presto per sapere se vi saranno nuove modifiche al progetto, spiega Il Messaggero:

“Anche in questo caso potranno esserci modifiche in corso d’opera, come in tutto il disegno che stravolge la viabilità della zona di San Giovanni e dell’Esquilino. Sono in molti a essere preoccupati, soprattutto in vista del grande rientro a pieno regime della vita normale della città, a settembre, scuole e uffici compresi. Quel che è certo è che il cantiere per ora resterà aperto, con la possibilità di cambiare – se pur parzialmente – rotta”.