Ghedini ai magistrati di Napoli: "La competenza è di Roma"

Pubblicato il 15 Settembre 2011 - 16:53 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI, 15 SET – Secondo la difesa di Silvio Berlusconi, la Procura competente a indagare sulla presunta estorsione al premier e' quella di Roma. L'avvocato Niccolo' Ghedini ha infatti inviato ai pm di Napoli una memoria difensiva (depositata nelle scorse ore al Riesame) nella quale illustra i motivi per i quali, a suo giudizio, gli atti dovrebbero essere trasmessi alla Procura della capitale.

Ghedini contesta l'assunto del gip secondo cui non e' individuabile con certezza il luogo di consumazione del reato e fa riferimento, tra l'altro, all'interrogatorio reso in qualita' di teste da Marinella Brambilla, la segretaria di Silvio Berlusconi. ''La Brambilla stessa – e' scritto nella memoria difensiva – avrebbe confermato di aver prelevato denaro dalla cassaforte del dottor Berlusconi presso l'abitazione di Palazzo Grazioli in Roma ed averlo personalmente consegnato, in buste, agli emissari di Lavitola sempre in Roma. Il dottor Silvio Berlusconi, nel suo memoriale, afferma che si determino' a far avere a Tarantini e alla moglie del denaro consegnandoglielo personalmente o tramite la segreteria in Roma a Lavitola. Quindi tutte le consegne avrebbero avuto luogo in Roma, a Lavitola o ai suoi incaricati''.

Secondo Ghedini, dunque, ''emerge senza alcun dubbio come il danno, ovvero il versamento delle somme, abbia sempre avuto luogo a Roma'' e ''anche a voler investigare sul luogo della richiesta, questo e' pacificamente Roma. La prima richiesta sarebbe avvenuta in Roma, reiterata ad Arcore e successivamente ribadita piu' volte in Roma''.