Il pentito Fortunato Vargas:”Il sindaco di Casapesenna era il pupazzo di Zagaria”

Pubblicato il 10 Febbraio 2012 - 11:49 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Nell'ordinanza di custodia cautelare notificata oggi al sindaco di Casapesenna (Caserta), Fortunato Zagaria, sono contenute tra l'altro le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Roberto Vargas, ex fedelissimo di Nicola Schiavone, il figlio del boss Francesco noto come ''Sandokan''.

Vargas spiega i rapporti che intercorrevano tra Fortunato Zagaria e il capoclan omonimo, ma anche gli accordi tra i capi del clan dei casalesi per gestire i Comuni del Casertano: ''Nicola Schiavone mi disse, nel corso di diverse riunioni avvenute nel 2008 – 2009, che il Comune di Casapesenna, ed in particolar modo il sindaco Fortunato Zagaria era sotto il controllo di Michele Zagaria. Il sindaco era stato indicato direttamente da Michele Zagaria, ovvero era stato messo a fare il sindaco proprio da Michele Zagaria, il quale lo gestiva allo stesso modo di un pupazzo''.

''Michele Zagaria gestiva tutto il comune di Casapesenna – dice ancora Vargas – Nicola Schiavone mi diceva che noi al comune di Casapesenna non potevamo intervenire in quanto si svolgeva tutto sotto il controllo di Michele Zagaria. Mi viene chiesto in che modo Michele Zagaria ha agevolato il sindaco ed io le rispondo che lo ha fatto votare da tutti i suoi paesani sfruttando il suo potere camorristico, ed anche perche' gli Zagaria avevano a loro disposizione sia i politici del Comune che i tecnici comunali''.

''Ricordo che se Nicola Schiavone aveva qualche esigenza al Comune di Casapesenna, mandava l'imbasciata direttamente a Michele Zagaria, il quale, siccome comandava a Casapesenna, gli risolveva il problema. Cio' accadeva con reciprocita', ovvero se vi erano problemi a Casale loro si rivolgevano a Nicola Schiavone – conclude – La stessa cosa avveniva a San Cipriano con Iovine (il boss Antonio Iovine,a sua volta rimasto latitante per 15 anni, ndr) ed in altri comuni come Casaluce, Villa di Briano e Frignano, pure gestiti da Antonio Iovine''.