Incidenti sul lavoro, i periti: evitabile la morte dell’operaio Enel Sergio Capitani

Pubblicato il 21 Gennaio 2011 - 21:04 OLTRE 6 MESI FA

L’incidente sul lavoro in cui alla vigilia di Pasqua 2010 ha perso la vita un operaio, Sergio Capitani, dipendente di una ditta appaltatrice dell’Enel, poteva essere evitato. E’ la conclusione cui sono giunti i periti nominati dal Gip nel corso dell’ incidente probatorio che si è svolto oggi, 21 gennaio, dopo i numerosi sopralluoghi dei mesi scorsi.

I periti affermano che la tubazione dell’ammoniaca alla quale la vittima stava lavorando nella centrale di Torre Valdaliga Nord era priva di una tubazione parallela, presente nella maggior parte di impianti analoghi. Questo permette di dirottare sull’impianto parallelo il flusso della sostanza evitando i rischi di un’esplosione, in caso di ostruzione, e per poter sciogliere con il calore il tappo di ammoniaca cristallizzata.

I periti hanno inoltre sottolineato che l’incidente si sarebbe evitato se l’intervento fosse avvenuto con l’impianto già in sicurezza ad almeno 24 ore di distanza dall’ostruzione. Ad uccidere Capitani era stata l’improvvisa esplosione della tubazione e il conseguente fortissimo spostamento d’aria che lo aveva scagliato a metri di distanza facendogli sbattere violentemente la testa.

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