Intercettazioni, avvocati: "Blindare quelle irrilevanti"

Pubblicato il 16 Marzo 2012 - 18:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Coprire con il segreto le intercettazioni fino allo stralcio di quelle irrilevanti e rafforzare il controllo deontologico per magistrati, avvocati e giornalisti. E se la deontologia non basta, allora far scattare sanzioni pesanti.E' una indicazione di metodo quella che arriva dal Consiglio nazionale forense, che nella giornata di oggi al VII Congresso giuridico-forense di aggiornamento giuridico, ha affrontato i temi del processo penale.

"Il governo annuncia che la riforma della giustizia partirà dalla modifica della legge sulle intercettazioni. Ci fa riflettere che un governo tecnico, che aveva la missione di occuparsi di crescita economica, si occupi di questo tema", dice Andrea Mascherin, consigliere segretario del Cnf. "Comunque è essenziale arrivare a una disciplina che contemperi gli interessi in campo con poche soluzioni efficaci: occorre blindare tutto quello che non è rilevante per il processo e poi serve rafforzare i codici deontologici di magistrati e giornalisti. Le sanzioni, magari anche pesanti, possono intervenire in un secondo momento".

Mascherin, indica un altro argomento che deve essere affrontato: "I processi penali non possono diventare merce da mercato della comunicazione, per lucrare audience e pubblicità".