La Sapienza, iscritti in calo: -20%. Cresce l’università di Bergamo (+26%)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Novembre 2014 - 09:07 OLTRE 6 MESI FA
La Sapienza, iscritti in calo: -20%

La Sapienza, iscritti in calo: -20%

ROMA – Crollano le iscrizioni alla Sapienza: -20% rispetto lo scorso anno accademico. 5.500 matricole in meno.

“Ma se facciamo il confronto tra i numeri di ieri e quelli del 25 novembre 2013 siamo sugli stessi livelli”, chiarisce Eugenio Gaudio, rettore da questo mese dell’università romana. “E comunque c’è ancora tempo fino al 23 dicembre per iscriversi”. “Però, è vero, da qualche anno la mia università è quella che ha registrato il decremento maggiore”, e i motivi sarebbero quattro: “Il calo generale degli immatricolati in Italia, la riorganizzazione di alcuni corsi della Sapienza, l’aumento della concorrenza a Roma e le difficoltà nel costruire nuove aule, tanto da costringere gli studenti a frequentare le lezioni in tensostrutture”.

In aumento invece l’altra università di Roma, Tor Vergata (+10,2%). Aumento a doppia cifra anche per l’Università del Piemonte Orientale (+13,2%), le sedi di Como e Varese di Insubria (+26,1%), Bergamo (+26%), Venezia (+10,8%), Macerata (+20,5%).

Tra le altre grandi – Leonard Berberi del Corriere della Sera – l’Alma Mater di Bologna registra +6,6%, Torino +4%, il vicino Politecnico +2,2%. Scende, di pochissimo (-0,9%), un altro Politecnico, quello di Milano. Ma è una diminuzione «fisiologica», spiegano dall’ateneo, dovuta «a una riorganizzazione dei corsi nell’area Architettura». Tant’è vero che vanno meglio dell’anno passato Ingegneria (+1,2%) e Design (+29,3%).
Segno meno anche per l’Università degli Studi di Milano. Ma il risultato «dipende dall’introduzione dell’accesso programmato in sedici corsi di laurea». Al netto di questo il saldo è positivo, con un picco nelle magistrali (+14%) e nelle triennali ad ingresso libero (+16,28%).
Aumentano gli studenti anche in Bicocca e alla Cattolica. Così come a Trento, Verona, Padova e Trieste. Bene anche Perugia e «Federico II» di Napoli. Tra le altre «grandi» l’Alma Mater di Bologna registra +6,6%, Torino +4%, il vicino Politecnico +2,2%. Scende, di pochissimo (-0,9%), un altro Politecnico, quello di Milano. Ma è una diminuzione «fisiologica», spiegano dall’ateneo, dovuta «a una riorganizzazione dei corsi nell’area Architettura». Tant’è vero che vanno meglio dell’anno passato Ingegneria (+1,2%) e Design (+29,3%).
Segno meno anche per l’Università degli Studi di Milano. Ma il risultato «dipende dall’introduzione dell’accesso programmato in sedici corsi di laurea». Al netto di questo il saldo è positivo, con un picco nelle magistrali (+14%) e nelle triennali ad ingresso libero (+16,28%).
Aumentano gli studenti anche in Bicocca e alla Cattolica. Così come a Trento, Verona, Padova e Trieste. Bene anche Perugia e «Federico II» di Napoli.