Latina. Condannato a essere padre di figli non suoi: “Ora è tardi”

Pubblicato il 10 Aprile 2013 - 14:11| Aggiornato il 2 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

LATINA – I figli non sono suoi, lo prova il Dna, ma un impiegato di Fondi è stato condannato dalla Cassazione ad esserne il padre. L’uomo, separato dalla moglie e scoperti i tradimenti, ha chiesto al tribunale di Latina di poter disconoscere i due figli avuti dal matrimonio. Tribunale, Corte d’Appello e Cassazione hanno respinto la richiesta: “Ha agito troppo tardi”. All’impiegato restano sia i figli, che le spese legali da pagare.

La vicenda inizia nel 2002, quando l’impiegato di 60 anni presenta istanza in tribunale per disconoscere i figli. Prova del Dna alla mano, indagini di un detective e testimonianze dei conoscenti lo confermano. Quei due bambini, un maschio e una femmina, non sono figli suoi, ma di due tradimenti con due differenti partner.

Oltre al disconoscimento dei figli l’uomo, che negli anni si è separato dalla moglie, chiede un risarcimento per danni morali e materiali alla ex e ai suoi due amanti. Ma dai giudici arrivano solo no. In tutti e tre i gradi di giudizio l‘istanza viene respinta perché sembra che l’uomo sapesse già dalla nascita dei bimbi di non esserne il padre biologico, ma avrebbe aspettato che i figli avessero 10 e 14 anni prima di rivolgersi al tribunale.

Ora l’impiegato è stato condannato, con sentenza della Cassazione, ad essere il padre di figli non suoi. Inoltre dovrà pagare le spese legali sostenute dall’ex moglie e dai due amanti citati in tribunale, una spesa che gli costerà qualche migliaio di euro.