Mafia: confiscati beni per 10 milioni a un boss nel Nisseno

Pubblicato il 17 Marzo 2010 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA

Maxi sequestro di beni nel Nisseno. La direzione investigativa antimafia di Caltanissetta ha proceduto, su decreto emesso  dal tribunale di Caltanissetta, a una confisca, per un valore di circa 10 milioni di euro, nei confronti di Marcello Orazio Sultano, 40 anni, di Gela. L’uomo fa parte del clan Madonia-Rinzullo.

Il provvedimento riguarda quattro imprese operanti nel settore delle costruzioni e della produzione di asfalti e bitumi, per un valore complessivo di una decina di  milioni di euro. Tra queste anche lo stabilimento di contrada Capodarso (En), che per più di un decennio ha operato, in regime di esclusività, nelle province di Caltanissetta ed Enna, nella fornitura e posa di asfalti per appalti pubblici.

La Dia ha dimostrato l’interessamento del clan Madonia all’ acquisizione e alla gestione monopolistica delle forniture di asfalti da imporre un maniera coatta alle imprese. Secondo la Dia, la Sultano lavori srl, «con metodo mafioso, é risultata per più di un decennio, la privilegiata fornitrice di materiale con il quale sono stati realizzati più lotti dell’autostrada A19 Palermo-Catania e numerosi tratti stradali nelle province di Caltanissetta e Enna».

Oltre alla società Sultano, con sede a Gela (Cl) e stabilimento a Enna, sono state sequestrate quote societarie intestate a Sultano, pari al 20% del capitale sociale de “La nuova montaggi srl”, con sede a Sannazzaro Dé Burgondi (Pv) e le due imprese individuale “Sultano Marcello”, con sede a Gela.