Mario Piccolino, il blog anticamorra. Poi il cric, le teste di pesce e l’omicidio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Giugno 2015 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA
Mario Piccolino, il blog anticamorra. Poi il cric, le teste di pesce e l'omicidio

Mario Piccolino, il blog anticamorra. Poi il cric, le teste di pesce e l’omicidio

FORMIA –  Gli hanno sparato in pieno volto. Una esecuzione mafiosa. Così hanno spento la penna e la voce di Mario Piccolino, 71 anni. Avvocato prima, blogger poi. Una vita contro la Camorra, per denunciare soprusi e affari loschi.

Piccolino era un avvocato penalista. Poi, ad un certo punto, ha deciso di cambiare tutto. Era il 2009 quando la smette con le aule di Tribunale e si inizia a dedicare mente e corpo a un blog, freevillage.it. Nelle sue intenzioni deve diventare uno strumento per la denuncia della criminalità organizzata che dilaga nel sud del Lazio. E la missione, in qualche modo riesce. Non a caso passa qualche mese e mentre Piccolino è tranquillo nel suo studio qualcuno entra e inizia a colpirlo sulla testa con il cric. Piccolino se la cava per miracolo, denuncia. Parte un’inchiesta e ci finisce dentro un esponente della criminalità locale, appartenente a una nota famiglia camorristica.

Passano tre anni e arriva un’altra intimidazione. Stavolta niente botte ma un altro grande “classico”: teste di animali mozzate. Una notte ignoti scaricano centinaia di teste di pesce davanti alla casa dell’avvocato. Che denuncia. E continua a scrivere.

Poco prima di essere ammazzato aveva firmato l’ennesimo pezzo denuncia. Si parlava di sale gioco, uno degli affari preferiti della Camorra, da aprire a Formia. Con il comune Piccolino aveva collaborato alla stesura di un regolamento restrittivo sulle slot ma le pressioni erano forti.

Poi sabato 30 maggio l’orrendo epilogo. Qualcuno entra nel suo studio, è Piccolino ad aprirgli la porta. Inizia una discussione, breve. Un testimone spiega di aver sentito la frase: “Io non ti conosco” detta dall’avvocato blogger. Poi lo sparo. Uno. Dritto al volto. Una esecuzione.

Tutto il resto è la stanca litania della reazione delle istituzioni. Un consiglio straordinario del Consiglio Comunale di Forma, il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti che invita a fare giustizia al più presto. La Camorra, però, ha eliminato l’avvocato scomodo. Quello che a oltre 60 anni si era aperto un blog per denunciare gli affari più loschi della criminalità organizzata.