Marmolada, Messner: “Fa troppo caldo, ma un bravo alpinista non va sotto un seracco in questo periodo”

Il famoso alpinista la causa del disastro è da attribuire al riscaldamento globale ma secondo lui chi della montagna ne ha fatto un mestiere sa quali pericoli possono presentarsi in determinate stagioni.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2022 - 15:34 OLTRE 6 MESI FA
Marmolada Messner

Marmolada, Messner: “Fa troppo caldo, ma un bravo alpinista non va sotto un seracco in questo periodo” (foto ANSA)

“Con il caldo globale i ghiacciai sono sempre più sottili e, quando cadono, vengono giù pezzi come grattacieli”. È il commento di Reinhold Messner, il primo alpinista ad aver conquistato tutti gli ottomila, in merito alla strage sulla Marmolada. “I seracchi cadono da sempre – aggiunge – ma negli anni Sessanta il pericolo che accadesse era di gran lunga minore. Purtroppo anche la montagna risente dell’inquinamento delle grandi città”.

Messner sulla tragedia della Marmolada

“Sono profondamente triste per quanto successo sulla Marmolada – ha proseguito Messner -. Molte delle persone che stavano salendo o scendendo al momento della slavina non potevano sapere cosa stava succedendo”. Secondo il famoso alpinista, “probabilmente sotto il ghiaccio si è formato uno strato d’acqua che poi ha spinto e portato il ghiacciaio a cedere”. Il 78enne non ha dubbi sul fatto che il riscaldamento globale e le temperature alte in cima alla Marmolada siano la principale causa del disastro. “Stiamo distruggendo il pianeta, è incredibile che ci siano 10 gradi in cima alla Marmolada”.

Si tratta, tra l’altro, di luoghi che l’esploratore altoatesino conosce bene, soprattutto Punta di Rocca: “Ci sono salito più volte, anche se ormai non ci vado da tanti anni – ha raccontato -. Lì non c’è quasi più ghiaccio, non deve essere molto grande il seracco. Fa troppo caldo, il permafrost se ne va e sotto il ghiaccio si formano veri e propri fiumi d’acqua che portano via tutto”. Una situazione che “ormai accade ogni giorni in tutti i ghiacciai e il pericolo sotto i seracchi aumenta”.

Ghiacciaio Marmolada, la critica di Messner

Messner conclude però con un critica: “Non sto dicendo che chi era là è stato imprudente; salire là, lungo la via normale, è un’abitudine per chi va in montagna da quelle parti. Un alpinista bravo, però, non va sotto un seracco in questo periodo: l’arte dell’alpinismo sta nel non morire in una zona dove questa possibilità esiste e, per riuscirci, bisogna tenere occhi e orecchie bene aperti. Sempre”.