Milano: polmoni scartati da altri ospedali salvano la vita ad un ragazzo di 24 anni

Pubblicato il 18 Marzo 2011 - 11:12 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Un ragazzo di 24 anni in fin di vita, e in attesa di un trapianto di polmoni, è stato salvato al Policlinico di Milano con un intervento record: siccome non si trovavano organi in buone condizioni, i medici hanno “riparato” polmoni che tutti gli altri ospedali avevano scartato, rendendoli pienamente funzionanti e poi trapiantandoli. Ora il ragazzo, che era in condizioni critiche, riesce a respirare spontaneamente.

L’intervento è stato possibile grazie a una nuova tecnica messa a punto da Franco Valenza, ricercatore universitario presso il Dipartimento di Anestesia e Rianimazione diretto da Luciano Gattinoni. Il ragazzo, spiegano dal Policlinico, era affetto da fibrosi cistica e in cura fin dalla nascita presso il Centro dedicato della struttura. A causa della sua malattia era da tempo in lista per un trapianto di polmone. Alcuni giorni fa però le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate, tanto che è stato necessario assisterlo con la macchina cuore-polmoni Ecmo (messa a punto 30 anni fa proprio da Gattinoni).

E’ stato quindi richiesto un trapianto d’urgenza, ma dopo sei giorni di attesa non era ancora stato trovato un donatore. Poco dopo è arrivata un’offerta per dei ”polmoni molto compromessi e per questo scartati da tutti gli altri centri di trapianto di polmone”, spiega il Policlinico. ”Date le condizioni del ragazzo, è stato deciso di accettare comunque i polmoni, e di sottoporli alla tecnica messa a punto dal dottor Valenza e finora mai applicata sull’uomo, anche se si è conclusa la fase di sperimentazione sugli animali”.

In pratica, grazie a una speciale macchina di perfusione, i polmoni hanno riacquisito una buona funzionalità e, dopo quattro ore di trattamento, sono stati giudicati idonei ad essere trapiantati. ”Si è trattato, in sostanza, di una vera e propria rianimazione dei due polmoni su tavolo operatorio”. Dopo 16 ore dal prelievo dei due polmoni dal donatore, l’equipe di Luigi Santambrogio, direttore dell’Unità di Chirurgia toracica del Policlinico, li ha trapiantati nel ragazzo, ormai in condizioni disperate.

”I polmoni hanno iniziato a funzionare subito – hanno detto i medici – e dodici ore dopo il paziente è stato estubato e ha ripreso a respirare spontaneamente”. ”E’ la prima volta che tale tecnica di recupero d’organo viene effettuata in Italia – conclude il Policlinico – ed è tra le prime nel mondo, soprattutto in un malato così giovane e così grave”.