Napoli, il panettiere costretto a pagare 3mila euro al mese per “mantenere” le mogli dei carcerati

Non solo: dopo tre mesi gli "emissari" si sono rifatti vivi per aumentare la loro "tassa" da 3mila e 5mila euro. Perché, hanno spiegato alla vittima, "...teniamo troppi carcerati da mantenere".

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Luglio 2022 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, il panettiere costretto a pagare 3mila euro al mese per "mantenere" le mogli dei carcerati

Napoli, il panettiere costretto a pagare 3mila euro al mese per “mantenere” le mogli dei carcerati FOTO ARCHIVIO ANSA

“Da oggi in poi qua comandiamo noi” e per stare tranquillo, un noto panettiere titolare di vari negozi tra Napoli e provincia, è stato costretto a consegnare, a fine mese, 3mila euro. Soldi “quale tassa (mensile, ndr)” sui suoi guadagni “per contribuire alle ‘mesate’ (stipendi, ndr) per le mogli dei carcerati“. E’ uno degli episodi estorsivi documentati tra i quartieri Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella di Napoli dai carabinieri della Compagnia Vomero. I militari hanno notificato sei provvedimenti di fermo emessi dalla DDA nei confronti di altrettanti presunti “emissari” di un gruppo malavitoso.

Il panettiere, le mesate e la tassa sul pane

Non solo: dopo tre mesi gli “emissari” si sono rifatti vivi per aumentare la loro “tassa” da 3mila e 5mila euro. Perché, hanno spiegato alla vittima, “…teniamo troppi carcerati da mantenere”. Alla quota fissa di 5mila euro, inoltre, al commerciante hanno anche chiesto di aggiungere “10 centesimi per ogni chilo di pane venduto“. Pena la sua estromissione “dal giro del pane” in favore del clan.

Le indagini

I destinatari dei provvedimenti sono persone ritenute dalla Procura di Napoli soggetti di elevato spessore criminale, alcune già facenti del noto clan Lo Russo, altre giovani leve. Una delle vittime, vistasi incapace di sostenere una richiesta estorsiva da ben 7mila euro mensili, lo scorso 5 luglio ha presentato una denuncia ai carabinieri della Compagnia Vomero.