Napoli, all’ospedale Pellegrini materassi in terra. Mancano posti letto

Pubblicato il 27 Novembre 2012 - 00:32 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, ospedale Pellegrini: materassi in terra se mancano posti letto

NAPOLI – Pazienti appoggiati sui materassi ancora avvolti nel cellophane. Materassi senza letti, direttamente poggiati a terra. Succede o meglio, potrebbe succedere all’ospedale Pellegrini di Napoli dove una nota della direzione spiega ai medici del Pronto soccorso come comportarsi in caso di emergenza.

”In caso di ricovero urgente – si legge – in caso di negatività della ricerca di posti letto sul territorio e in assenza di letti di degenza e di barelle disponibili nel Presidio, si autorizza il ricovero dei pazienti direttamente in Pronto soccorso utilizzando i materassi sanificati anche senza letto”.

Dalle poche righe a firma del direttore sanitario, Michele Ferrara, sembrerebbe che, in caso di necessità, i medici del pronto soccorso debbano arrangiarsi, magari anche con ricoveri direttamente per terra. E a parziale conferma di ciò, nel pronto soccorso sono anche comparsi due materassi ”sanificati”, ovvero ancora incellophanati.

”E’ una cosa scandalosa – dicono i medici del pronto soccorso – La direzione sta scaricando la responsabilita’ di questa situazione disastrosa sulle spalle dei medici. Non siamo un Paese in guerra, in questo modo viene messa sotto i piedi la dignita’ dei medici e dei pazienti”.

Al 27 novembre, nell’ospedale napoletano, i ricoveri in barella sono circa una trentina, sei dei quali in pronto soccorso. In serata di lunedì, all’arrivo dell’ambulanza con una donna colta da infarto, i medici sono stati costretti a visitarla direttamente sulla lettiga del 118 tenendo anche bloccato l’automezzo. Normale amministrazione in un ospedale di frontiera, denunciano i sanitari, in cui i pazienti in pronto soccorso aspettano anche 12 ore.

”Il vero problema – dice un medico – è che in questo ospedale manca un reparto di Medicina che è alla base di ogni struttura sanitaria”. ”Se davvero saremo costretti a queste pratiche di ricovero oscene – dice un altro camice bianco – piuttosto il paziente me lo porto a casa. Oppure commetterò un reato e andrò a occupare il day surgery nuovo e mai aperto e li sistemerò lì”.

Dal canto suo, il direttore sanitario, per una disposizione dell’Asl Napoli 1 voluta dall’ex commissario straordinario, Maurizio Scoppa, nonè autorizzato a rispondere alle domande dei giornalisti. Tuttavia, una cosa la precisa. ”La mia autorizzazione – dice Ferrara – è a tenere i pazienti ricoverati in un ambiente protetto anche in assenza di posti letto”.

Come? ”Su dei materassi nuovi da adagiare su letti recuperati dai depositi”. Ma la soluzione non convince i medici del pronto soccorso: ”In ospedale non esiste un deposito – dice un medico – ne abbiamo solo uno per gli oggetti fuori uso da dove abbiamo già preso tutto quello che si poteva utilizzare. E’ chiaro che viene scaricata la responsabilità sulle nostre spalle, ma visitare e ricoverare i pazienti per terra è una pratica assolutamente non igienica e a dir poco scandalosa”.