La settimana lavorativa “corta” degli scippatori: da Napoli si va a rubare a Milano e si torna il venerdì sera

Pubblicato il 5 Gennaio 2011 - 13:42 OLTRE 6 MESI FA

Commettere un reato a Napoli, tra strade videosorvegliate e cittadini attenti, è ormai diventato estremamente difficile. Come fanno quindi rapinatori e scippatori? Vanno in trasferta. Il lunedì partono, vanno Milano, stanno lì due o tre giorni a far scippi e rapine, poi tornano. O magari vanno Roma per una sera.

Intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, Vittorio Pisani, il capo della squadra mobile della Questura di Napoli, spiega la “settimana corta” degli scippatori napoletani. Viaggi di affari quindi, partenze organizzate, a volte anche di gruppo, per fare dei colpi, poi il venerdì si torna a casa col bottino e si sta un po’ in famiglia.

“Una domenica – spiega Pisani – ero sull’aliscafo di ritorno da Ischia. Ho incontrato, a bordo, tre affiliati a un clan, tutti con le rispettive mogli. E tutti con un Rolex d’oro massiccio al polso. Quando sono scesi dall’aliscafo, li ho seguiti con lo sguardo mentre andavano a prendere le moto. Si sono quindi tolti i Rolex e li hanno messi in tasca. Ecco cosa intendo quando parlo di imprevedibilità: può capitare a chiunque di essere scippato, pure ai camorristi. E non ci si deve scandalizzare, accade in tutte le grandi città”.

Gli scippatori quindi non scappano solo per i troppi controlli ma anche perchè hanno a loro volta paura di essere scippati. A Napoli scippi e rapine sono all’ordine del giorno e i controlli intensificati non sempre portano a buoni risultati. Quindi si parte, a Milano per tutta la settimana, corta si intende, a roma basta anche un giorno, toccata, scippo e fuga.