Napoli, scoperto traffico di tombe al cimitero di Poggioreale

Andrea Andrei*
Pubblicato il 12 Ottobre 2010 - 12:32 OLTRE 6 MESI FA

Le vie dell’illegalità sono infinite. A Napoli adesso non si fermano nemmeno davanti alla morte. Gli strani traffici sui quali la Procura della Repubblica indaga già da tempo avvengono infatti al cimitero di Poggioreale.

Il cimitero di Poggioreale

Le segnalazioni preoccupanti ricevute dai carabinieri della compagnia “Poggioreale” guidata dal capitano Massimo Ribaldo si sono moltiplicate negli ultimi tempi, fino a confermare i sospetti che via via prendevano forma. Una vera e propria banda agisce nel cimitero, vendendo illegalmente loculi e cappelle gentilizie al miglior offerente.

L’ultimo caso in ordine di tempo è stato a fine settembre, quando i figli di una donna defunta si sono recati al campo santo per visitare la tomba della madre. Una volta entrati nella cappella di famiglia, hanno ritrovato attrezzi da muratore e sacchi di calce davanti al loculo. Dopo l’iniziale incredulità i parenti della defunta hanno sporto denuncia. I successivi accertamenti hanno confermato quello che i carabinieri sapevano da tempo.

La “banda di Poggioreale” ha ormai una sua routine consolidata. È addirittura organizzata con una propria impresa edile che si occupa di “ripulire” antiche cappelle gentilizie o loculi in stato di semi-abbandono. Basta rivolgersi a questi personaggi, che hanno costruito la propria base all’interno del cimitero, e il gioco è fatto.

Se perciò la disponibilità di luoghi per la sepoltura a Napoli è sempre più carente, in questo modo il problema è risolto. Servono solo dieci mila o cinquanta mila euro a seconda del loculo (a cui vanno aggiunti gli eventuali costi di ristrutturazione) per aggiudicarsi un posto per l’eternità. O almeno per il tempo necessario a trovare un miglior offerente.

*Scuola di Giornalismo Luiss