Napolitano: “Morti bianche inaccettabili”. Morti sul lavoro, 3 al giorno

Pubblicato il 9 Ottobre 2011 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano (Foto LaPresse)

ROMA – Gli infortuni sul lavoro e le morti bianche costituiscono un “fenomeno sempre inaccettabile”. La loro riduzione nel 2010 deve essere considerata “una tappa” del percorso volto ad assicurare “la piena osservanza di tutte le norme a garanzia della salute e dell’integrità dei lavoratori”. Giorgio Napolitano torna a sottolineare in un messaggio all’Anmil l’importanza della sicurezza sul lavoro a pochi giorni dall’ultima tragedia, in ordine di tempo, a Barletta 1, in cui cinque donne sono morte per il crollo di una palazzina sul laboratorio tessile in cui lavoravano, in nero.

Pur nella crisi economica “non può abbassarsi la guardia” riducendo gli investimenti nel campo della prevenzione e sicurezza sul lavoro. “E’ perciò necessario continuare a contrastare con determinazione la piaga del lavoro nero al quale si accompagnano fenomeni di sfruttamento”, ha detto ancora il presidente Napolitano.

Anche il presidente della Camera Granfranco Fini ha ricordato come la sicurezza sul lavoro rappresenti “una sfida nazionale e internazionale che, per essere vinta, deve coinvolgere istituzioni, autorità competenti, datori di lavoro, sindacati, forze dell’ordine e cittadini”. “L’informazione e la prevenzione – ha aggiunto Fini – sono gli elementi fondanti per porre fine a questa emergenza sociale che ogni anno vede piangere famiglie innocenti”.

I dati diffusi oggi dall’Anmil in occasione della 61esima giornata nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro indicano che ogni giorno tre persone muoiono sul lavoro. Nel 2010 gli incidenti complessivamente sono stati 775.374, di cui 980 mortali. “Numeri ai quali si aggiungono quelli relativi alle malattie professionali, con un aumento delle denunce di ben il 22 per cento rispetto l’anno precedente”, dice il presidente dell’Anmil, Franco Bettoni.