Natale in crisi: uno dei più poveri. Sorride solo il “Made in Italy”

Pubblicato il 23 Dicembre 2012 - 17:47 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un Natale quello di quest’anno tra i più poveri degli ultimi anni, ma c’è comunque un settore che può sorridere. Si attende infatti un record per il Made in Italy alimentare sulle tavole di tutto il mondo con l’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi e pasta per Natale che supera per la prima volta i 2,7 miliardi di euro.

Il Natale però ha anche un’altra faccia della medaglia ed è il flop dei consumi, che il Codacons quantifica in una flessione fino al 20%. Secondo la Coldiretti, nonostante la crisi cresce la domanda di prodotti tipici italiani per imbandire le tavole delle feste. Con un aumento in valore delle esportazioni di spumante (+15%), panettoni (+10%), ma anche vini (+7%), pasta (+%) e formaggi (+3%), secondo elaborazioni su dati Istat relative ai primi nove mesi del 2012.

Intanto, sulle tavole degli italiani, il pesce continuerà a giocare un ruolo da protagonista. Quasi un miliardo di euro – stima ImpresaPesca Coldiretti – sarà speso per acquistare il pesce per le feste, con il giorno della vigilia che farà registrare il consumo più elevato dell’anno. Anche quest’anno ci sarà il via libera alle attività di pesca anche nel week end (sabato e domenica), per favorire la disponibilità di prodotto fresco sulle tavole. Il provvedimento – informaColdiretti – disposto dal Ministero, varrà anche per il fine di settimana che precede il Capodanno.

Il 92 per cento degli italiani trascorrerà il Natale in casa propria o di amici e parenti, e il 40% starà almeno tre ore ai fornelli per realizzare piatti gustosi senza alleggerire troppo le già provate tasche. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Swg. Una famiglia su quattro, secondo l’indagine, impiega a preparare il pranzo tra le 3 e le 5 ore, mentre il 12 per cento arriva addirittura a superare le 5 ore. Una attenzione alla tavola più importante dell’anno giustificata anche dal fatto che – sottolinea la Coldiretti – anche i pochi italiani che ne avevano l’abitudine rinunceranno, causa crisi, a pranzare fuori casa. Se – continua la Coldiretti – lo spumante si conferma come il prodotto immancabile delle feste e sarà bevuto da 44 milioni di italiani (87 per cento) a ruota segue il panettone al quale non rinunceranno in 40 milioni (80 per cento) che vince sul pandoro (prescelto da 34 milioni pari al 68 per cento).

La frutta locale – rileva la Coldiretti – vince per quasi 39 milioni di italiani (77 per cento) su quella esotica o fuori stagione che quest’anno assaggeranno solo in 13,6 milioni (27 per cento). Si abbandonano infatti le mode esterofile del passato con solo 3,5 milioni di italiani (7 per cento) che si permetteranno le ostriche, 2,5 milioni (5 per cento) il caviale e in 6,5 milioni (13 per cento) stapperanno lo champagne. La tendenza a privilegiare un menu più nostrano ha favorito gli acquisti nei mercatini che durante le feste sono frequentati da ben 23 milioni di italiani anche alla ricerca nel 34 per cento dei casi – conclude la Coldiretti – dei prodotti tipici dell’enogastronomia.