Naufragio. Ong umanitarie, serve operazione Mare Nostrum europea

Pubblicato il 20 Aprile 2015 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA
Il logo dell'Unhcr

Il logo dell’Unhcr

ROMA – Un’operazione tipo Mare Nostrum ma europea: a chiederla sono le principali organizzazioni umanitarie, che sollecitano l’Europa a intervenire subito e in maniera incisiva per evitare che tragedie come quella nel Canale di Sicilia, ma che ormai si verificano quasi quotidianamente nelle ultime settimane, si ripetano.

“Contro le tragedie di immigrati in mare serve un’operazione Mare Nostrum europea. La chiediamo da oltre un anno e non c’è stata risposta” ha detto Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr.

“Ci troviamo in un momento epocale per numero di persone in fuga dalle guerre. Per questo è necessaria una strategia di intervento condivisa da tutti i Paesi europei”, ha aggiunto Sami, secondo la quale bisogna anche aprire “canali legali di ingresso per i rifugiati che riguardino tutti i Paesi europei”. Con l’Europa se la

anche Medici Senza Frontiere: l’Ue fa “proclami sull’accoglienza” ma poi “erige muri” contro l’immigrazione e così “scava una fossa comune di dimensioni pazzesche nel Mediterraneo”, dice Loris De Filippi di Msf Italia.

“Avevamo chiesto a Renzi di impegnarsi in Europa perché l’operazione Mare Nostrum fosse ripresa integralmente dall’Ue; avevamo avuto rassicurazioni, in realtà quello che vediamo è un continuo stillicidio giornaliero”.

Anche il Consiglio Italiano dei Rifugiati attende che l’Europa batta un colpo. “Questa vergognosa indifferenza deve finire – dice il direttore Christopher Hein – deve essere subito convocata una riunione straordinaria del Consiglio Europeo, perchè l’Ue si assuma finalmente la responsabilità di dare risposte politiche e operative”.

“L’Europa, inerme, non riesce a dare una risposta adeguata” è l’accusa anche di Amref, ong che lavora in Africa. Mare Nostrum europea ma anche apertura di canali umanitari sono le richieste di cui il Governo italiano, secondo Terre des Hommes, deve farsi portavoce in Europa. E una “improrogabile intesa europea” è invocata anche da Emma Cavallaro, presidente della Convol (Conferenza delle associazioni di volontariato).

Va contro l’Europa la Comunità di Sant’Egidio: se l’Ue non è all’altezza di fermare le inaccettabili stragi del mare, dice è l’Onu che deve scendere in campo utilizzando tutti gli strumenti possibili, fino alla convocazione urgente di una riunione del Consiglio di Sicurezza, perchè “si è di fronte a un numero di vittime che assomiglia a quello di una guerra”.