‘Ndrangheta: “Boss fecero confluire voti su candidati ‘amici'”

Pubblicato il 30 Novembre 2011 - 17:14 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – I tre presunti affiliati alla 'ndrangheta Giulio Lampada, Leonardo Valle e Raffaele Firminio ''hanno ostacolato il libero esercizio del voto, in occasione di competizioni elettorali, facendo confluire preferenze su candidati a loro vicini''. Lo scrive il gip di Milano Giuseppe Gennari nell'ordinanza, nella quale si fa riferimento alle ''regionali in Calabria dell'aprile 2005'', ''alle elezioni politiche dell'aprile 2008'' e, fra le altre cose, ''alle elezioni alla Provincia di Milano del giugno 2009''.

I tre esponenti mafiosi, come scrive il gip, avrebbero fatto confluire i voti verso candidati ''a loro vicini, tra i quali Sarra Alberto, per le regionali in Calabria dell'aprile 2005 (non venne eletto, ndr), attualmente sottosegretario alle Riforme e semplificazione amministrativa (della Giunta regionale, ndr); Alati Giuseppe Adolfo, nelle elezioni al Comune di Reggio Calabria del maggio 2007 e della Regione Calabria del maggio 2010; Oliverio Antonio, alle elezioni per il Comune di Milano del maggio 2006, assessore della Provincia di Milano agli Affari generali, Turismo e moda, fino a maggio 2009; Morelli Francesco, per le regionali in Calabria del marzo 2010, attualmente consigliere regionale''.

E poi ancora: ''Zobbi Tarcisio, alle elezioni politiche dell'aprile 2008, consigliere della Provincia di Reggio Emilia dal 2004 al 2009; Vagliati Armando, nelle elezioni alla Provincia di Milano del giugno 2009 e alla Regione Lombardia del marzo 2010; Fedele Luigi, alle elezioni per la Regione Calabria del maggio 2010, attualmente consigliere regionale''.

I tre arrestati, scrive il gip, si sarebbero fatti carico ''in alcuni casi, nel corso degli anni, di organizzare eventi e/o riunioni, in prossimita' delle competizioni elettorali''. Tra questi eventi il gip cita anche una serata al Cafe' de Paris a Roma qualche giorno prima delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile del 2008 ''a cui parteciparono, tra gli altri, Morelli Francesco (il consigliere regionale calabrese del Pdl arrestato, ndr), Giglio Vincenzo (medico), Giuseppe Chiaravallori, vice presidente autorita' garante per la protezione dei dati personali e l'onorevole Antonio Buonfiglio, nonche' noti esponenti della borghesia di Reggio Calabria''.