Orlandi, il fratello Pietro: "Sto pensando a una marcia per Emanuela"

Pubblicato il 11 Aprile 2012 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Sto pensando a una giornata di mobilitazione per la verita' e la giustizia in Italia all'interno nella quale inserire una marcia per Emanuela che parta dal Campidoglio e arrivi a Piazza San Pietro. Vorrei coinvolgere anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. E mi piacerebbe molto poter vedere per un giorno una grande foto di mia sorella affissa sulla facciata del Campidoglio'', come l'iraniana Sakineh Ashtiani che ha rischiato la lapidazione o Rossella Urru, la cooperante sarda rapita lo scorso ottobre in Algeria prima condannata a morte. E' l'iniziativa a cui sta lavorando Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, la ragazza scomparsa nel giugno 1983. ''Ho in mente la data del 27 maggio – afferma Pietro -. A suggerirmi l'idea di quest'iniziativa sono le persone stesse che aderiscono alla petizione per Emanuela, lanciata via mail nei mesi scorsi e che ha raggiunto quasi 70mila adesioni. Continuo a ricevere molte mail da tutta Italia e tante persone che mi dicono: facciamo qualcosa. Qualcuno mi dice: sono cattolico, ma quest'anno ho deciso di non devolvere l'8 per mille e faro' cosi' fino a che la verita' su Emanuela non saltera' fuori''.

Pietro lancera' l'idea di una ''marcia'' per Emanuela oggi pomeriggio a Firenze, a palazzo Medici Riccardi, dove presentera' il libro che ha scritto insieme al giornalista del Corriere della Sera, Fabrizio Peronaci, ''Mia sorella Emanuela''. Un appuntamento ''fissato da oltre un mese'', spiega Orlandi. Nel frattempo e' uscita la nuova edizione del libro, con la presentazione di Don Ciotti, un commento di Walter Veltroni, la trascrizione integrale del colloqui che lo stesso Pietro ebbe con Ali Agca, l'attentatore che sparo' a Giovanni Paolo II.