P4, la fuga di notizie e la cena a cinque da Marra

Pubblicato il 28 Giugno 2011 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Secondo quanto scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera le intercettazioni dimostrerebbero che Luigi Bisignani, coinvolto nell’inchiesta P4, avrebbe saputo di avere il telefono sotto controllo.

“Dobbiamo stare attenti ai telefoni, dicono che Woodcock ci sta controllando i telefoni”, avrebbe detto l’uomo d’affari al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo in una conversazione del 2 dicembre scorso.

Chi ha dato la soffiata? Stando a quanto scrive il Corriere della Sera tutto sarebbe partito da Vito Bardi, generale della Guardia di finanza, che avrebbe poi informato Michele Adinolfi (capo di stato maggiore della Gdf indagato per favoreggiamento) che, a sua volta, avrebbe chiesto a Piero Marra, direttore dell’agenzia di Stampa AdnKronos di informare Bisignani.

Marco Milanese, ex ufficiale delle Fiamme Gialle, sarebbe testimone d’accusa perché avrebbe partecipato tra settembre e ottobre 2010 insieme alla compagna Manuela Bravi, portavoce di Tremonti, ad Adinolfi e alla moglie alla cena a casa di Marra: in quell’occasione ci fu la famosa “fuga di notizie” di cui è convinta la Procura.

Adinolfi avrebbe un’altra versione: sostiene di non conoscere Bisignani e afferma che la cena a cui si riferisce Milanese sarebbe avvenuta a dicembre 2009, quando l’indagine non era ancora partita.