Roma, pacco bomba all’ambasciata di Grecia. Per gli artificieri l’ordigno “poteva esplodere”

Pubblicato il 27 Dicembre 2010 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA

Un pacco esplosivo è stato trovato questa mattina davanti all’ambasciata greca a Roma, in via Gioacchino Rossini. Sono intervenuti tre squadre dei vigili del fuoco, un funzionario di polizia e gli artificieri che hanno lavorato al disinnesco: il pacco infatti poteva esplodere. Gli artificieri tuttavia, vogliono evitare che esploda anche per non perdere possibili prove utili alle indagini.

Nella mattinata del 27 dicembre, due sospetti pacchi sono stati recapitati anche di fronte a quella del Venezuela in via Tartaglia. Dopo la segnalazione le forze dell’ordine hanno però già verificato che si è trattato di un falso allarme, dato che si trattava di un semplice biglietto di auguri. In mattinata intanto i carabinieri avevano già verificato un falso allarme all’ambasciata del Principato di Monaco, in Via Saverio Mercadante. Anche da lì era stato segnalato un pacco sospetto, dentro al quale c’era invece una semplice agenda. Infine, anche davanti all’ambasciata di Danimarca era stato segnalato un pacco esplosivo: anche qui però si è trattato di un falso allarme.

Quindi sono tre i falsi allarmi di questa mattina, mentre è risultato invece esplosivo il plico recapitato nella ambasciata di Grecia. Gli artificieri dei carabinieri hanno disinnescato l’ordigno. Per gli inquirenti, il pacco bomba di oggi e quello rivendicati da un gruppo anarchico esplosi presso l’ambasciata svizzera e quella cilena nella settimana scorsa e che hanno provocato il ferimento di due persone, sono riconducibili alla stessa mano.

L’ordigno disinnescato dagli artificieri è infatti “simile per confezione ed assemblaggio”  a quelli esplosi il 23 dicembre scorso nelle sedi diplomatiche di Svizzera e Cile. Il pacco bomba era costituito da una busta gialla, di quelle utilizzate per imballare oggetti fragili, contenente un porta cd con un innesco a strappo. Al momento nessuna rivendicazione è stata fatta, ma l’ambasciata greca era stata nominata nella rivendicazione del Fai, Federazione Anarchica Informale, che ha rivendicato il ritrovamento dei primi ordigni, avvenuto il 23 dicembre scorso.

L’ambasciatore greco a Roma, Mikhalis Cambanis ha detto, citato dai media ellenici, che il pacchetto era arrivato alla sede diplomatica venerdi scorso. Ma ci si è  accorti di esso solo successivamente a causa delle festività.