Brescia, assolte in Cassazione le maestre dell’asilo degli orrori

Pubblicato il 6 Maggio 2010 - 12:19 OLTRE 6 MESI FA

La Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi del procuratore generale e delle parti civili contro le assoluzioni di otto imputati che erano stati indagati per presunti abusi sessuali nei confronti di bambini della scuola materna comunale di Brescia Sorelli.

La vicenda aveva destato notevole clamore: due maestre avevano subito un anno di carcerazione. Sono quindi stati assolti definitivamente un sacerdote, sei maestre e un bidello.

La vicenda giudiziaria. I fatti risalgono al novembre 2003: secondo l’accusa, che aveva chiesto condanne per 125 anni, nell’asilo comunale di Brescia 23 bambini erano stati oggetto di abusi dentro e fuori la scuola al fine di produrre foto e video di natura pedopornografica.

Dodici gli indagati, tra cui tre preti. Due maestre finiscono in carcere. Per 2 preti e 2 bidelli le accuse furono archiviate. Gli altri 8 andarono a processo. La difesa ha sempre sostenuto che si trattasse di una «colossale montatura», figlia della «psicosi collettiva». Nel 2007, a quattro anni di distanza dallo scandalo, l’assoluzione «perché il fatto non sussiste. Imputati tutti assolti». Oggi, la pronuncia della Cassazione ha messo la parola fine alla vicenda.