Peste suina africana arriva a Roma, primo caso nella Capitale: individuato su cinghiale nel parco dell’Insugherata

La peste suina africana, non trasmissimibile all'uomo, può contagiare sia maiali che cinghiali, è molto contagiosa ed è spesso letale per gli animali.


di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 5 Maggio 2022 - 13:59 OLTRE 6 MESI FA
Peste suina africana Roma

Peste suina africana arriva a Roma, primo caso nella Capitale: individuato su cinghiale nel parco dell’Insugherata (foto ANSA)

Primo caso di peste suina africana (Psa) rilevato a Roma. Lo rende noto, il commissario straordinario per l’emergenza, Angelo Ferrari. “Sì, c’è un caso – dice contattato telefonicamente dall’ANSA – la zona dovrebbe essere quella del parco dell’Insugherata, tra la via Trionfale e la via Cassia. Stiamo effettuando i controlli necessari”. Se confermato sarebbe dunque il primo caso di peste suina, malattia virale che colpisce maiali e cinghiali, fuori dall’area sino ad ora interessata, ovvero quella che va dalla provincia di Genova e si estende in direzione del Piemonte fino a Serravalle Scrivia (Alessandria).

Peste suina africana, c’è un caso anche a Roma

Il caso di peste suina africana a Roma è stato segnalato e individuato dall’Istituto zooprofilattico del lazio e confermato dallo Zooprofilattico Umbria e Marche centro di riferimento nazionale su questa malattia. Oggi è convocata – come si apprende – la riunione del gruppo di esperti che lavora sulla Psa, che si riunisce periodicamente per analizzare i casi, come in Piemonte e Liguria (le zone finora colpite, nelle province di Genova e Alessandria) ed è stato attivato il monitoraggio sulla zona per delimitare i confini dell’area interessata. Avviate anche le procedure di notifica europea. La Psa non è trasmissimibile all’uomo, infetta solo i suini e finora è stata individuata solo sui cinghiali. 

Coldiretti: “Ora intervenire subito, rischio diffusione nel Lazio”

“Serve responsabilità delle Istituzioni per un intervento immediato al contenimento della popolazione dei cinghiali che hanno invaso campagne e città fino alla Capitale con danni economici per gli allevatori e rischi per la sicurezza dei cittadini”, ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in merito al caso di Roma. “Abbiamo più volte evidenziato il rischio della diffusione della peste suina africana attraverso i cinghiali e la necessità della loro riduzione numerica attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 con l’articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. Siamo infatti costretti ad affrontare una grave emergenza sanitaria perché  è mancata l’azione di prevenzione come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali di fronte alla presenza in Italia di più di 2,3 milioni di esemplari, arrivati numerosi anche nella Capitale”, ha spiegato ancora Prandini.