Piano di “rastrellamenti” di immigrati a Milano? Un libro: “Era già deciso”

Pubblicato il 15 Febbraio 2010 - 17:14 OLTRE 6 MESI FA

Sono arrivati a Milano 170 agenti in aggiunta al contingente già presente in città

A Milano circola un volume dal titolo “Il libro nero della Sicurezza”, in cui si dice che la polizia e le forze dell’Ordine hanno ordinato controlli in palazzi abitati prevalentemente da immigrati già prima dei fatti di via Padova, dove nello scorso fine settimana si sono verificati incidenti e tensioni a seguito dell’omicidio di un giovane egiziano.

La richiesta dell’europarlamentare leghista Matteo Salvini, che aveva affermato che bisognava andare casa per casa per le espulsioni degli extracomunitari, sarebbe stata quindi soddisfatta?

“Il libro nero della Sicurezza” è un dossier sullo stato della Sicurezza in Italia che sarà in libreria nei prossimi giorni. In una circolare ai dirigenti si ordinerebbe di “pianificare e procedere a rigorosi controlli amministrativi, con l’eventuale supporto di aliquote di forza pubblica nei confronti degli immobili interessati dai predetti fenomeni” quali il “degrado ambientale” connesso “alla presenza abusiva o al sovraffollamento di cittadini stranieri”. La nota inviata, per quanto si legge, riguarderebbe solo gli stranieri e non analoghi problemi di abusivismo o degrado causati da italiani.

“E’ cominciato tutto a dicembre. Hanno cominciato a telefonarmi i miei inquilini, quasi tutti stranieri, regolarissimi, dicendomi che agenti di polizia, o vigili, si erano presentati di notte alla porta di casa”. La testimonianza sui nuovi controlli agli stranieri avviati a Milano è quella di un professionista milanese proprietario di una trentina di appartamenti nella zona nord della città.

I controlli in questione, mai resi noti, sarebbero stati disposti dalla Polizia Locale, che avrebbe cominciato ben prima della Polizia di Stato, cioé sin dallo scorso inverno, facendo capo a un nuovo raggruppamento, il Servizio unità operative specialistiche, già al centro di polemiche per una serie di sgomberi a campi rom effettuati in tenuta antisommossa senza la Polizia, a cui compete la gestione dell’ordine pubblico.