Pozzuoli, famiglia morta nella Solfatara: si indaga per omicidio colposo plurimo

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Settembre 2017 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA
Solfatara di Pozzuoli, famiglia precipitata nel cratere: si indaga per omicidio colposo plurimo

Solfatara di Pozzuoli, famiglia precipitata nel cratere: si indaga per omicidio colposo plurimo (Foto Ansa)

NAPOLI – La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo per la morte dei coniugi Carrer e del figlio di 11 anni nell’area della Solfatara di Pozzuoli. Gli inquirenti vogliono verificare in primo luogo se vi sia stata una inosservanza delle norme di sicurezza. Al momento comunque non risultano persone indagate.

Gli investigatori hanno cominciato a raccogliere anche le testimonianze di quanti hanno erano presenti al momento del cedimento del suolo. Ascolteranno anche gli assistenti sociali e gli psicologi che hanno trascorso un intero pomeriggio con il piccolo Alessio che, impotente, ha assistito alla scomparsa di genitori e fratello.

I familiari dei Carrer in serata o al più tardi domani mattina lasceranno Pozzuoli per rientrare a Torino. Ritorneranno a Napoli appena i magistrati chiederanno di effettuare il riconoscimento delle salme. Le autopsie dei tre componenti della famiglia Carrer, padre, madre e figlio, sono al momento sospese.

Per ora non ci sono indagati: i magistrati intendono verificare se vi sia stata una inosservanza delle norme di sicurezza. Anche oggi l’area vulcanica, posta sotto sequestro, ha ospitato verifiche e rilievi.

La famiglia Carrer, originaria del Piemonte ma residente a Meolo (Venezia), era arrivata martedì nella Solfatara come tappa conclusiva del proprio viaggio in Campania. Una passeggiata nell’area vulcanica rivelatasi fatale, quando il figlio di 11 anni è scivolato in una cavità vulcanica recintata.

Prima il padre e poi la madre hanno provato a soccorrerlo, ma tutti e tre sono morti: in attesa dell’autopsia, si ritiene che ad ucciderli siano stati i gas velenosi provenienti dal sottosuolo.

Sul problema della sicurezza interviene intanto il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, annunciando l’istituzione di una commissione d’indagine sulla sicurezza nei luoghi privati aperti al pubblico. Il governatore assicura anche un impegno diretto a favore del piccolo Alessio, il bimbo di 7 anni unico sopravvissuto della famiglia Carrer.

Identico l’impegno assunto dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Non lo lasceremo solo e lo aiuteremo a trovare protezione, affetti e opportunità di crescita”.