Principato di Salerno: Cassazione dice no al referendum

Pubblicato il 2 Dicembre 2011 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Non ci sarà nessun referendum, in Campania, per formare una regione a sé stante formata dai comuni e dal territorio della provincia di Salerno, il cosiddetto Principato di Salerno. Lo ha deciso l’ufficio centrale per il referendum della Cassazione che ha ritenuto ”non legittima” questa proposta che avrebbe cambiato i connotati della Campania.

Corrado Carnevale, presidente dell’Ufficio per il referendum della Cassazione aveva spiegato che si doveva decidere “se a supportare questa proposta sia sufficiente il parere favorevole di un terzo dei consigli comunali del salernitano, o se sia necessario il via libera di un terzo degli elettori dell’intera Campania”, aggiungendo che “è la prima volta che viene promosso un referendum sull’istituzione di una regione”.

Sul distacco della provincia di Salerno dal resto della Campania, c’era la convergenza di quasi tutti i consigli comunali del Salernitano. “È la prima volta che accade una cosa del genere, mai nessuna regione aveva chiesto di scindersi. Se accadesse – aveva detto Carnevale – la Campania sarebbe composta dai soli territori delle province di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta”.

Naturalmente non si sarebbe trattato di un principato vero e proprio “perché non c’è alcuna dinastia che rivendica quel territorio, ma ugualmente lo Stato dovrebbe intervenire con una legge apposita che prenda atto di quel referendum particolare che riguarda il cambiamento dei territori e che viene promosso dagli enti locali”.

Recentemente, la Corte Costituzionale si era occupata di questa iniziativa, bocciandola, per quanto di sua competenza, “in parte perchè inammissibile, e in parte perchè infondata”.