Rifiuti a Napoli, Ue concede proroga di 40 giorni prima della multa

Pubblicato il 6 Dicembre 2011 - 20:31 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – E' il 15 gennaio 2012 la deadline per evitare la sanzione per la gestione dei rifiuti. Entro quella data la Commissione europea attende dall'Italia la risposta alla lettera in messa in mora, inviata lo scorso 29 settembre, per la gestione dei rifiuti in Campania. Joe Hennon, portavoce del commissario europeo all'Ambiente Janez Potocnik, ha fatto sapere che la proroga chiesta dal Governo italiano e' stata concessa anche se non saranno i due mesi richiesti, ma 40 giorni.

La proroga concessa e' l'ultima chance perche', e' stato sottolineato, ''la normativa europea non permette una seconda proroga ad uno Stato membro''. Il presidente della Giunta regionale, Stefano Caldoro, ha commentato la proroga, precisando che ''dobbiamo rispondere, in tempi brevissimi, con grande lealta' istituzionale, cosi' come fatto dal primo giorno, ognuno per le competenze che ha''.

Se non arriveranno risposte, l'Italia sara' deferita alla Corte di giustizia europea e la condanna sarebbe accompagnata da pesanti ammende. Con la lettera di messa in mora, l'Europa ha chiesto tempi certi sulla realizzazione di quanto previsto dal piano: discariche, differenziata, impianti intermedi e finali, i termovalorizzatori.

Da sempre contrario a questo tipo di impianto, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha ribadito che ''non c'e' stato alcuno scambio di luoghi nei quali costruire il termovalorizzatore da Napoli a Giugliano''. Lo scorso sabato, quando si e' svolto il vertice tra le istituzioni locali e il ministro del'Ambiente, Corrado Clini, ''abbiamo ottenuto che l'impianto di Napoli est fosse stralciato dal progetto, cosi' e' stato cestinato l'accordo Bertolaso-Iervolino-Bassolino''.

Caldoro ha chiarito che ''allo stato non c'e' alcuna decisione su dove eventualmente puo' essere delocalizzato l'impianto''. ''Leggo che non si fa sicuramente piu' a Napoli, ma si fa a Giugliano – ha detto – L'impegno non e' questo, ma trovare la soluzione tecnica, funzionale ed economica piu' utile a risolvere il problema''. Gli impianti finali che, ha precisato Caldoro, ''sono sempre previsti'', hanno ''rilevanza provinciale'' ed e' in quell'ambito che ''vanno risolti i problemi''.

''Non vi possono essere veti politici, e' legittimo avere posizioni politiche – ha precisato – ma la decisione, che va presa in fretta perche' non possiamo perdere tempo, e' una cosa diversa e va presa nell'interesse dei cittadini''. La Commissione parlamentare Ecomafie oggi a Napoli ha ascoltato proprio i vertici di Regione e Comune per comprendere la situazione. Al termine, il quadro tracciato dal presidente Gaetano Pecorella e' di ''nebulosita'''.

''Rispetto al passato c'e' maggiore consapevolezza del problema, ma non certezza sui tempi – ha evidenziato – C'e' una presa d'atto che l'Europa non aspetta e che bisogna fornire risposte perche', scaduta la proroga, non si potra' piu' evitare la multa''. ''Il problema piu' serio – ha concluso – e' che ci sono idee diverse sul termovalorizzatore tra sindaco e governatore. Per questo non si hanno certezze sui tempi, ma cosi' non si evita la sanzione''.