Roma, caos campi rom a Castel Romano. E Marino pensa ai Fori Imperiali

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2013 - 12:39 OLTRE 6 MESI FA

Roma, caos campi rom a Castel Romano. E Marino pensa ai Fori ImperialiROMA – Mentre il sindaco di Roma Ignazio Marino si perde dietro via dei Fori Imperiali, senza pensare al caos e al maggior inquinamento che ne verrà, a pochi chilometri dal centro dove sono i campi Rom che fanno da base alle incursioni degli zingari in tutta la città, sta succedendo un finimondo.

Racconta Rinaldo Frignani sul Corriere della Sera:

“Alte nuvole di fumo nero si alzano ancora una volta dal campo nomadi di Castel Romano. Le fiamme bruciano un enorme cumulo di rifiuti che provoca una nube tossica. C’è il rischio diossina sul maxi insediamento da 1.200 persone sulla via Pontina da metà giugno al centro di roghi dolosi, danneggiamenti seriali dei moduli abitativi e aggressioni. Ormai gli incendi vengono appiccati anche di giorno e i pompieri sono, loro malgrado, di casa al campo dove – secondo alcune testimonianze – bande di ragazzini vengono spedite a bruciare le casette prefabbricate da 30 mila euro l’una. Quelle della sezione D – come Dragan, il capo famiglia della parte serba di Castel Romano – che è stata sequestrata.

Un pezzo di insediamento che non c’è più, martoriato dagli episodi di teppismo. Ma anche trasferire le 15 abitazioni superstiti dopo le oltre 25 distrutte, non sarà facile. «Gli operai della ditta inviata dal Comune – spiegano i volontari che lavorano a Castel Romano – hanno incontrato grosse difficoltà perché i ragazzi rom non li lasciavano lavorare». Mentre gli incendi si susseguono in un’escalation che non annuncia niente di buono, sempre ieri sono stati notificati i provvedimenti di allontanamento alle famiglie rom – una trentina di famiglie in tutto – che possiedono auto di lusso e hanno disponibilità di denaro e quindi – come aveva sottolineato giorni fa i carabinieri della compagnia Eur in una segnalazione al Campidoglio – non hanno i requisiti per poter ottenere i moduli abitativi riservati a chi è indigente. I nomadi in questione hanno tuttavia annunciato ricorso al Tar. Uno scontro nello scontro a Castel Romano dove martedì notte i teppisti hanno cercato di assaltare i container lasciati liberi dai serbi che sono fuggiti in massa in un campo abusivo vicino a quello di via Salviati, a Tor Cervara.

L’arrivo di alcune volanti della polizia, che hanno assicurato la sorveglianza per alcune ore, ha riportato la situazione alla calma. “Ma qui di solito c’è solo una pattuglia della municipale con due agenti – raccontano ancora i volontari -. Ma che possono fare da soli in un posto con oltre mille persone?”.

Il Corriere quindi prosegue:

L’annullamento della sezione D – che si trova proprio al centro della K (come Kasim) e della M (come Meo), abitate dai bosniaci come del resto l’area F (sta per Ferid)- è un mezzo fallimento per l’organizzazione dell’insediamento. E la conferma che la tensione nel campo sta crescendo giorno dopo giorno. L’Eriches 29, la cooperativa presieduta da Salvatore Buzzi che gestisce l’accampamento (ed è anche proprietaria dei moduli abitativi della sezione F, mentre quelli distrutti sono del Comune), ha scritto una lettera al sindaco Ignazio Marino e all’assessore alle Politiche sociali Rita Cutini chiedendo «di intervenire immediatamente per ripristinare la legalità e garantire un adeguato ordine pubblico per far lavorare la Cooperativa in sicurezza. Ma l’Eriches 29 avverte anche di riservarsi «il diritto di chiedere i danni per altri incendi e distruzioni delle loro casette».