Roma Casilino 900, il lascito del campo rom: una montagna di rifiuti tossici sepolta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2021 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA
Roma Casilino 900, il lascito del campo rom: una montagna di rifiuti tossici sepolta

Roma Casilino 900, il lascito del campo rom: una montagna di rifiuti tossici sepolta FOTO ANSA

Una montagna sepolta di rifiuti tossici, tra cui plastica, ferro e catrama: questo il lascito del campo rom Casilino 900 a Roma. Rifiuti sepolti non si sa da chi visto che dopo lo sgombero dal campo i rifiuti non sono mai stati portati via. Un mare di rifiuti sepolto a qualche metro di profondità nel cosiddetto Vallone a ridosso del Parco archeologico di Centocelle. Lì dove fino a febbraio del 2010 sorgeva appunto il Casilino 900, il campo nomadi più grande d’Europa, tra la via Casilina e viale Palmiro Togliatti a Roma.

Roma Casilino 900, sotto terra c’è di tutto

È bastato scavare la terra un paio di metri per scoprire di tutto: mattoni e scarti edili, vestiti, borse, sacchi di plastica, stampelle, catrame, ferro e tanti pannelli di legno. Uno strato di rifiuti dormiente, una vera e propria discarica abusiva quella sepolta dove c’era il Casilino 900. La scoperta avvenuta venerdì.

Esattamente 11 anni fa il campo nomadi abitato da oltre 600 persone veniva sgomberato e chiuso per sempre. Era il 15 febbraio del 2010 e l’allora sindaco di Roma, Gianni Alemanno, chiudeva il cancello insieme al Prefetto capitolino, Giuseppe Pecoraro. Nei giorni successivi iniziò la bonifica dell’area che sarebbe dovuta diventare un parco.

I rifiuti fatti sparire sotto il Casilino 900

Dopo lo sgombero del Casilino 900, tutti i rifiuti generati dall’abbattimento delle baracche, non sono mai stati portati via. All’epoca giravano alcuni video in cui si vedevano le ruspe scavare. I rifiuti coperti con dei teli di plastica e poi sepolti o gettati in una gola e ricoperti. Interpellato dall’agenzia Dire, l’allora sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha respinto le accuse e ha spiegato che le immagini dei video non devono fare preoccupare: “Questa è una notizia falsa. Quei rifiuti non sono più lì. Mi sono informato. La cooperativa che era stata incaricata di sgomberare, sotto la direzione del Prefetto e delle Polizia Municipale, in un primo momento ha fatto lo stoccaggio a cui si riferiscono quelle immagini, mettendo teloni sotto, sopra e coprendoli provvisoriamente”.

“Dopo di che – precisa Alemanno – ci fu una denuncia e successivamente tutto quel materiale è stato portato via. Non sta più li’, ci furono degli accertamenti. Quel materiale è stato totalmente sgomberato sotto la mia Amministrazione, quindi quello che dicono è una cavolata, per non dire altro”.