Roma, catetere per adulti a piccola Gloria. Ospedale nega. Sospeso l’anestesista
Pubblicato il 16 Settembre 2013 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Al policlinico Tor Vergata avrebbero usato con la piccola Gloria Ascia un catetere per adulti al posto di quello per bambini: sarebbe stata questa la causa della morte della piccola di Gela, morta in ospedale a Roma all’età di 2 anni. La notizia è stata battuta dall’agenzia di stampa TmNews e ripresa da molti siti (tra cui Repubblica.it). L’ospedale nega. Intanto è stato sospeso l’anestesista che ha partecipato all’intervento.
Scrive Tmnews:
Un catetere per adulti al posto di quello per i bambini, perché in quel momento gli analoghi strumenti pediatrici erano finiti. Sarebbe questo, secondo quanto riferiscono fonti interne all’ospedale, l’errore che è stato fatale a Gloria, la bambina di due anni e mezzo morta mercoledì scorso al Policlinico di Tor Vergata di Roma durante un intervento preparatorio a un trapianto di midollo osseo.
Il catetere venoso centrale, sequestrato dai magistrati, secondo i primi risultati dell’autopsia avrebbe lesionato l’atrio del cuore e la vena cava, causando un’emorragia massiva che ha poi invaso i polmoni e provocato il decesso. L’intervento a cui doveva essere sottoposta la bambina non era una tracheotomia, ma un’operazione di routine a basso rischio.
L’ospedale, però, nega la ricostruzione del sito per bocca del direttore generale Enrico Bollero, spiega:
Dalla relazione della direzione sanitaria mi è stato certificato che il catetere era pediatrico. Mi sembrerebbe assurdo che trattandosi di un bambino di due anni e mezzo un qualunque medico possa prestarsi a fare un intervento di questo tipo con un catetere da adulto”.
Sono sette tra medici e infermieri gli indagati dalla magistratura. Avviate anche le indagini del ministero della Salute e della Regione Lazio, l’ospedale ha attivato una commissione d’inchiesta interna per far luce sulla tragedia.