Roma. Villa Pamphili, dormitorio abusivo: 79 i disperati censiti che bivaccano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Aprile 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Roma. Villa Pamphili, dormitorio abusivo: 79 i disperati censiti che bivaccano

Roma. Villa Pamphili, dormitorio abusivo: 79 i disperati censiti che bivaccano

ROMA – Roma. Villa Pamphili, dormitorio abusivo: 79 i disperati censiti che bivaccano. Il più grande parco pubblico di Roma, i 184 ettari di verde compresi nei confini di Villa Pamphili sono minacciati da incuria e abbandono, mentre un esercito di disperati senza casa l’ha eletta a proprio domicilio. Nonostante ripetute denunce, blitz e multe, la popolazione “residente” non accenna a diminuire. Una stima recente, allegata all’esposto ai carabinieri dell’associazione Amici di Villa Pamphili, ha individuato 79 abusivi che pernottano regolarmente in diversi siti del parco.

L’esposto firmato dal presidente Paolo Arca offre un catasto ragionato delle sgradite occupazioni. Nelle Serre ottocentesche alloggiano 30 persone, una piccola colonia bulgara. Nei paraggi della basilica di San Pancrazio, diciamo l’entrata dal lato est, soggiorna indisturbata una decina di persone, comunitari e non. Cinque persone, tra cui un mediorientale, si sono accampati sotto il ponte pedonale che attraversa l’Olimpica.

Due sedicenti russi hanno piantato la tenda sotto il boschetto a ridosso dell’area-cani. Un asiatico ha steso il suo giaciglio nell’ex chiesetta su via Vitellia, un italiano all’entrata di via Aurelia Antica 183, una coppia dimora all’interno del Casale Rosso. Una situazione che dura da tempo,un’agonia senza fine, segnala Ilario Filippone sul Messaggero.

Tempo addietro, in otto avevano occupato i bagni in via della Nocetta. Fra i punti critici censiti dall’associazione Villa Pamphili figura anche la Casetta ai Monti, dove «circa 20 rom, tra cui donne, uomini e un bambino hanno occupato abusivamente l’area». Del resto, non è la prima volta. Lo scorso 20 ottobre, circa trenta clochard furono pescati dentro le stanze. Quando giunsero sul posto, gli agenti della polizia municipale trovarono materassi, cibo, bottiglie vuote, candele. Quel giorno, l’edificio venne chiuso con i sigilli. Oggi, sei mesi dopo, decine e decine di rom hanno lanciato nuovamente l’assalto allo storico edificio. (Ilario Filippone, Il Messaggero)